Sito WordPress hackerato? Può succedere, qualsiasi sito Web potrebbe essere hackerato e di conseguenza anche un sito web WordPress non è immune da questo tipo di problemi, ma la cosa migliore è mantenere la calma e non farsi prendere dal panico.

Bisogna ragionare, cercare di capire alcune cose e porre i rimedi necessari. Per prima cosa accertiamoci se effettivamente il sito web WordPress sia stato violato e prendiamo le misure appropriate per ripulirlo, renderlo più sicuro e, per ultimo, impedire che venga nuovamente compromesso in futuro.

Sito WordPress hackerato: come fare per riconoscerlo?

Cavolo, ho il sito WordPress hackerato! Il mio sito risulta bloccato e non riesco ad accedere! Certamente, la maggior parte delle volte se hai il sito WordPress hackerato non riesci ad accedere, oppure magari il sito web ti reindirizza a un'altra pagina o il suo contenuto è stato in qualche modo modificato.

Però ci possono essere problemi anche più gravi tipo un modulo di pagamento in negozio o un gateway è stato sostituito con un altro. Qualche volta potresti essere avvisato dal tuo provider di hosting oppure succede che il tuo sito web sia stato inserito nella blacklist da Google o magari hai ricevuto un avviso email da un plug-in di sicurezza che hai installato.

La dura realtà è che in molti casi, non vieni a conoscenza di una minaccia oppure che hai il sito WordPress hackerato, dal momento che molti script dannosi cercano di nascondersi e funzionare il più a lungo possibile. Soltanto questo può essere un motivo valido per fare periodicamente uno scanning di tutto il sito per rilevare delle vulnerabilità. In rete si trovano molti servizi che fanno questo lavoro e personalmente è un lavoro che da sviluppatore WordPress faccio molto spesso.

Ma la domanda di base che ci si pone è perché qualcuno ha violato il mio sito web?

A pensarci bene si possono trovare molte ragioni per farlo, ovviamente nella maggior parte dei casi è tutta una questione di soldi.

Mi spiego meglio, gli hacker usano il phishing per rubare denaro dai conti bancari, il ransomware per chiederti, diciamo cosi, un riscatto per sbloccare il server o per non rilasciare dati compromettenti, o a volte semplicemente usano il tuo server per manipolazioni sulle criptovalute.

In casi minori è possibile che tu sia un bersaglio di un hacker che vuole colpirti personalmente, potrebbe succedere ad esempio se pubblichi dei contenuti politici o discutibili oppure di particolare interesse pubblico.

Dipende poi dall'interesse che possono suscitare i contenuti del tuo sito, l'equazione dice che maggiore è l'interesse e maggiore è la probabilità di un attacco, o se volete, più famoso è il sito più c'è la probabilità che qualcuno voglia hackerarlo.

Ci sono casi in cui gli hacker stessi si mettono alla prova, semplicemente per "appendere un nuovo scalpo alla cintura" o per puro divertimento, ma anche questi sono casi minoritari.

Cosa devo fare se ho il sito WordPress hackerato oppure è stato violato?

Quando hai il tuo sito WordPress hackerato si possono fare due cose: ripristinare una copia funzionante oppure cercare e distruggere qualsiasi violazione individuabile. Il primo caso lascia sempre aperti alcuni dubbi e se non sappiamo esattamente chi è quando sia riuscito ad "entrare" ciò lascia spazio al fatto che il problema potrebbe risuccedere in poco tempo. Nel secondo caso si può iniziare cercando un virus, un malware. Diciamo per altro che ogni malware è solo un codice, quindi deve essere archiviato da qualche parte, o nel file system oppure nel database del tuo sito WordPress. Quindi:

1. Cerca i file modificati di recente sul server

E qui il modo migliore per farlo è accedere al server tramite SSH e digitare dalla linea di comando. Quindi si può utilizzare il comando find, per esempio in questo modo:

find /path/to/your/website/root -type f -newermt 2021-02-01

usiamo find per cercare dei file con una specifica datazione.
Certamente non tutti possono accedere via SSH o sono in grado di farlo, ma un'occhiata indicativa la possiamo dare anche con il gestore di files che mette a disposizione il vostro gestore di hosting.

Poi è estremamente opportuno controllare anche il contenuto dei file ed esaminare il codice. Qui si dovrebbe porre attenzione su funzioni come eval, exec, system, preg_replace, move_uploaded_file, base64 o più visivamente notabili, dei codici hash tipo questo:

var _0xf19b=["\x6F\x6E\x6C\x6F\x61\x64","\x67\x65\x74\x44\x61\x74\x65"

Se il codice hash in genere è sintomo di malware bisogna fare più attenzione alle funzioni di cui sopra che possono essere utilizzate nel codice normale dei file core e dei plug-in di WordPress, perciò sarebbe necessario verificare cosa fanno realmente anche se questo richiede ovviamente più tempo.

2. Controlla i file core di WordPress

Confrontare i file core di WordPress nelle directory root, wp-include e wp-admin o scaricare una nuova copia della stessa versione di WordPress ed anche controllare il numero di file e la loro dimensione è consigliabile e soprattutto essenzialmente ricordarsi di verificare che sia la stessa versione! I più esperti, potendo accedere via SSH, possono usare il comando diff per fare i confronti:

diff -r /path/to/your/website/root /path/to/fresh/wordpress/copy/

E se si ha il sospetto di aver trovato qualcosa che non quadra, controllare il contenuto di quei file.

3. Verificare i plug-in

E' essenziale. Purtroppo, la maggior parte degli attacchi riusciti utilizza plug-in non sicuri. In questo caso, essendo abbastanza fortunati da rilevare le azioni del virus/malware (reindirizzamenti, sostituzioni, ecc.), si può provare a disabilitare i plug-in uno per uno per vedere se il problema persiste. Di conseguenza, rilevato che un plug-in possa essere infetto, va semplicemente confrontato il suo codice con una versione "pulita" dello stesso plug-in, se possibile.

4. Utilizzare le informazioni di Google

Utilizza le notifiche, se il tuo sito web è stato inserito nella blacklist di Google. Si può anche utilizzare gli strumenti per sviluppatori di Google per rilevare malware e attacchi sospetti.

5. Controllare il database

Questo purtroppo non è da tutti perchè forse è un lavoro un po' specificatamente tecnico, ed in effetti la ricerca nel file system è più semplice della ricerca nel database però nel caso specifico di WordPress, il malware può purtroppo essere trovato anche nel database.

Per cercare nel database, è possibile scaricare un dump del database e controllarlo localmente. L'idea è quella di cercare stringhe che assomigliano alle funzioni o codici hase elencate sopra, oppure link sospetti e parole contenenti spam, e non inerenti ai vostri contenuti del sito.

Come rimuovere il malware da WordPress?

Evidentemente dovremo per prima cosa rimuovere il malware e pulire il sito compromesso. Quello che vi posso dare sono alcuni suggerimenti utili che vi guideranno attraverso il processo di pulizia di un sito WordPress compromesso.

1. Sostituire o rimuovere i file infetti

Se siete fortunati avete un backup ed in questo caso bisognerebbe assicurarsi che il backup non sia infetto, questo perché un malware potrebbe tranquillamente risiedere nei file di backup e quindi sarebbe cosa giusta ripristinare una versione pulita.

Nel caso abbiate scovato files compromessi, sostituiteli manualmente con files del core, dei plug-in o di temi puliti di WordPress.

Non dimenticate però che i malware non solo modificano i files esistenti, ma ne creano anche dei nuovi dunque ricordate di rimuoverli.

2. Pulire il database

Fondamentalmente, per eseguire un intervento di pulizia del database, ci sono un paio opzioni:

La prima opzione disponibile, ma bisogna essere esperti altrimenti si rischia che non funzioni più niente, è quella di modificare manualmente il dump del database scaricato dal server senza modificare la sintassi di MySQL.
La seconda opzione è utilizzare strumenti di ricerca e sostituzione che tools di manipolazione del database in genere possiedono tipo phpMyAdmin, adminer o altri tools che consentono di modificare tabelle e record nel database tramite una interfaccia utente più evoluta.

3. Analizzare le modalità con cui il malware ha attaccato il tuo sito web

Pur se è una cosa fondamentale da fare, non è sufficiente rimuovere i virus. Se non proteggi il sito web WordPress, il problema potrebbe ripresentarsi entro poche ore. Pertanto, devi scoprire il modo in cui il tuo sito web è stato violato.

Se hai identificato un malware o un virus, cerca in Internet informazioni e suggerimenti su come proteggere il tuo sito web da quel virus che chi ha avuto il tuo stesso problema ha condiviso.
Esistono poi dei rapporti sulle vulnerabilità che pur essendo molto tecnici ed inglese danno informazioni su plugin e loro vulnerabilità cosi, conoscendo, puoi controllare i plug-in eventualmente indicati dal momento che potrebbero essere utilizzati anche da te.
Potendo e sapendo leggere i log di accesso del server potresti anche arrivare a sapere a che ora è successo l'attacco.

4. Scansiona il tuo computer con un antivirus, antimalware

Questa è una opzione che vi consiglio, trovate in rete servizi che lo possono fare, registratevi con un account e fate la scansione del vostro sito web WordPress. Dal momento che questi servizi, chi più chi meno, vi possono dare un sacco di informazioni decisive per scoprire con cosa avete a che fare e come combatterlo

Come evitare di essere hackerati durante l'utilizzo di WordPress?

Queste sono le indicazioni più importanti, che tuttavia vengono sottovalutate dai possessori di siti web WordPress, ma che potrebbero, se non evitare, quantomeno ridurre in modo sensibile la probabilità di essere oggetto di attacchi hacker. Fatelo e non ve ne pentirete, o se non siete in grado di farlo, utilizzate servizi web ed hosting che forniscono queste opportunità a volte spendere poco di più vale molto di più, in termini di tempo e risorse spese per rimediare a situazioni complicate. Economico o gratis non fa mai rima con sicuro e antihacker, statene pur certi.

1. Mantenere sempre aggiornati i plug-in e i temi di WordPress

Avere nel vostrto sito web WordPress vecchie versioni di plugin, di WordPress stesso o anche di PHP o software del server che gestisce il vostro hosting è il motivo più comune di infezioni malware ed attacchi hacker. Mantieni aggiornato il tuo WordPress. Non è necessario aggiornarlo ogni giorno, ma farlo periodicamente è sicuramente un buona idea.

2. Cambiare password e utilizzare password il più possibile complesse e sicure.

Tra le cose da fare, subito, appena scoperto il fatto è oppurtuno cambiare la propria password e consigliare o addirittura richiedere di farlo da ogni utente, se avete degli utenti registrati nel vostro sito WordPress. La password deve essere sicura, perchè gli hacker hanno molti modi per scoprire le vostre password, e una password per essere il più possibile sicura deve, e sottolineo deve, avere delle caratteristiche minime: almeno 12 caratteri, usare almeno un carattere maiuscolo, un carattere minuscolo, un numero ed un carattere speciale (ad es. chiocciolina o punto esclamativo) ed infine non ripetere nessuno dei precedenti e non metterli nello stesso ordine di digitazione. Ricordate: utilizzare una password non sicura è come lasciare le chiavi di casa attaccate alla porta quando uscite.

3. Rimuovere gli account utente inutilizzati

A meno che non servano a scopi ben precisi, bisognerebbe rimuovere tutti gli account degli utenti che non utilizzano più il sito web. Un account lasciato in sospeso, è sicuramente a rischio di attacco dato che nessuno controllerà mai cosa fa un account che non viene utilizzato oppure si dimenticherà di controllarlo.

4. Aggiornare il più frequentemente possibile, PHP, MySQL e webserver (Apache, Nginx).

Questo, in linea di massima, dipende dal vostro fornitore di hosting, ma anche se non lo potete fare direttamente, informatevi e scegliete che vi fornisce le migliori garanzie in questo senso. Guardando le cose sotto questo aspetto, gli hosting condivisi (e lo sono la maggior parte degli hosting economici, anzi direi tutti) sono più a rischio di altri perchè molto probabilmente aggiorneranno meno spesso i server essendo a rischio di malfunzionamenti solo per questo motivo.

5. Configurare un firewall

Un firewall, serio però, è una protezione aggiuntiva in più e se il tuo server non ne ha uno. Richiedilo, inseriscilo da solo o fallo inserire al più presto. E questo purtroppo è un costo, e a volte anche non indifferente, per cui non occorre aggiungere che gli hosting più economici o non ce l'hanno o ne hanno uno globale il cui costo sarà suddiviso tra tutti i siti residenti.

6. Configurare i permessi sui file

E' una buona pratica è impedire agli utenti di modificare i file nelle directory root, wp-include, wp-admin.

Puoi anche impedire modifiche a / wp-content / plug-in e / wp-content / themes per aumentare la sicurezza. In questo caso, però, non sarai in grado di aggiornare i plug-in tramite il pannello di amministrazione e dovrai sostituire i file manualmente.

Di seguito sono riportati i comandi per modificare i permessi di file e directory se avete accesso SSH:

find /path/to/your/webstie/root/ -type f -exec chmod 644 {} \;

find /path/to/your/wordpress/install/ -type d -exec chmod 755 {} \;

Ma verosimilmente i permessi si possono cambiare anche tramite un client FTP tipo Filezilla o con il gestore di files che vi mette a disposizione il vostro provider hosting. In questo caso i settaggi sono solo di numeri: 644 come impostazione restrittiva e 755.

Inoltre è possibile aggiungere anche questa riga:

define( 'DISALLOW_FILE_EDIT', true );

nel wp-config.php per impedire agli utenti di modificare i temi tramite l'editor di WordPress che si trova nel pannello di amministrazione.

7. Disabilita xmlrpc

E' opportuno disabilitare xmlrpc dal momento che in pratica è una funzionalità di WordPress che consente la trasmissione di dati, con HTTP che funge da meccanismo di trasporto e XML come meccanismo di codifica, ma normalmente non viene usato ed ha dei punti deboli che un hacker esperto può tentare di utilizzare per degli attacchi specifici. Ed è meglio anche disabilitare JetPack, se non lo stai usando.

Si può fare con un plug-in o anche aggiungendo questo codice al file .htaccess

order deny,allow
deny from all

8. Limitare il numero di tentativi di accesso

Installare un plug-in per bloccare i tentativi di accesso può servire se qualcuno prova ad inserire la password troppe volte. E' utile per limitare od evitare attacchi brute force.

9. Non dimenticare i backup!

OK! Questa è la prima regola, un must direi, fate i backup! E ancora backup!

Qualche provider di web hosting lo fa automaticamente, ma pochi te lo mettono a disposizione. Meglio controllare per quanto tempo viene archiviato il backup e se è possibile averne una copia, altrimenti, applicare una soluzione fai da te con un qualsiasi plug-in e ce ne sono decine nel repository plugin di WordPress.

Ricordare sempre che non è sufficiente fare solo il backup del database per WordPress, ma si deve copiare anche tutto il filesystem per avere una fotografia esatta del momento e quindi un backup completo.

10. Non utilizzare il nome utente "admin"

Può sembrare una regola stupida non utilizzare mai "admin" come nome utente per accedere al sito, ma i primi tentativi che faranno per tentare di introdursi nel vostro sito WordPress verranno fatti utilizzando "admin".

11. Utilizzare l'autenticazione a due fattori

Questo è un metodo che aumenta in modo esponenziale la sicurezza degli accessi al vostro sito web WordPress: l'autenticazione a due fattori. Infatti il metodo richiede che l'utente utilizzi un sistema di autenticazione aggiuntivo per accedere, come ad esempio un messaggio SMS oppure un codice da inserire o altro. Naturalmente anche in questo caso è possibile utilizzare alcuni plug-in per implementare questa funzione.

12. Monitorare le modifiche nei file e nei registri

Come accennato in precedenza, la maggior parte dei malware modifica alcuni file, quindi è possibile utilizzare delle utilities per trovare le modifiche nei file ed addirittura ricevere una notifica e-mail quando vengono rilevate le modifiche.

Peraltro esistono dei plug-in di sicurezza molto popolari per WordPress, tipo Securi, WordFence e iThemes Security che offrono soluzioni avanzate per migliorare la sicurezza e aiutare gli utenti principianti a prendersi cura dei propri siti web.

Su questi, tuttavia, c'è un dibattito in corso tra gli sviluppatori di WordPress sull'opportunità di utilizzarli, poiché i plug-in di sicurezza possono avere alcuni inconvenienti, per esempio posso provocare un decadimento di prestazioni rallentando il sito o addirittura alcuni hanno avuto loro stessi problemi di sicurezza in passato. Ed è opinione di molti sviluppatori che i plug-in non siano necessari se il sito web è ben protetto.

13. Firewall del sito web

Il tipo più avanzato di protezione antimalware e hacker sono i Web Application Firewall (WAF) che hanno lo scopo di rilevare e bloccare attivamente le attività pericolose prima che possano raggiungere il codice del sito per sfruttare una vulnerabilità e iniettare codice dannoso. Alcuni provider di hosting includono questo tipo di sicurezza nei loro pacchetti di hosting standard. Esistono anche fornitori di terze parti come CloudFlare o SiteLock che possono fornire queste soluzioni. Le soluzioni WAF non sono in un plugin, ma in genere richiedono un canone mensile o annuale aggiuntivo ovviamente in cambio ti danno la tranquillità e dovrebbero essere prese in considerazione soprattutto sui siti Web aziendali critici, dove anche un minuto di inattività può portare a perdite di denaro o pericolose violazioni dei dati.

Diciamo infine che, come sempre, prevenire è meglio che curare. Questo è il motivo per cui resto sorpreso di quanto spesso vedo ancora persone trascurare anche le misure di base per proteggere i loro siti web, magari parlando con clienti mi sento dire, "....ma costa troppo, scelgo quell'hosting che costa poco" e poi si scopre (sempre troppo tardi) che non ha la minima protezione. Gli aggiornamenti regolari del sito e la corretta configurazione iniziale sono il minimo assoluto che dovrebbe essere fatto per proteggere qualsiasi sito Web basato su WordPress. Nel caso di un semplice sito Web, quello che in gergo viene detto sito vetrina, in genere si rischia solo pochi giorni di inattività e un blocco di Google (sempre se si hanno almeno le copie), ma se il tuo sito è un sito "importante", con molte applicazioni o addirittura un e-commerce, si aprono scenari "apocalittici" che vanno dal furto dei numeri di carta di credito dei tuoi clienti alla divulgazione dei loro dati privati ​​agli hacker. Quindi, vale la pena, forse di spendere qualcosina in più, nei limiti del tuo budget, per ridurre al minimo i rischi. Nel caso avete dubbi o cercate aiuto per risolvere queste ed altre questioni legate a WordPress contattatemi senza problemi, sarò felice di potervi dare una mano.

Ci sono potenzialmente diversi errori che potrebbero capitare ai visitatori del vostro sito web WordPress e sostanzialmente un errore 404 Not Found è uno dei meno preoccupanti. Però se i visitatori continuano ad incontrare questo errore navigando nel sito la cosa diventa irritante e probabilmente abbandoneranno la visita con le conseguenze del caso. Sicuramente voi non vorrete che succeda questo, soprattutto se avete un ecommerce ed i visitatori si devono trasformare in clienti acquistando i vostri prodotti online. Tuttavia, scoprire un errore 404, potrebbe indicarvi che qualcosa è cambiato oppure non sta procedendo per il verso giusto o è stato spostato ed è molto probabile che debba essere aggiunto un redirect 301 per la SEO.

Vediamo insieme come ripristinare e rendere di nuovo corretto e funzionale il vostro sito web WordPress cercando di capire alcune cose:

Che Cos’è l’Errore 404 Not Found?

In pratica quando un sito Web viene aperto il browser usato per visualizzare il sito, Google Chrome piuttosto che Mozilla Firefox oppure Safari ecc. ecc., invia una richiesta al server e riceve una risposta con dati compreso una intestazione HTTP che include dei codici detti codici di stato HTTP che spiegano cosa succede durante questa richiesta

Per la maggior parte delle volte, la richiesta funziona perfettamente e non viene mostrato il codice di stato HTTP (a meno che non si faccia una apposita ricerca tecnica). Ma se qualcosa va storto, il vostro browser dovrebbe visualizzare un messaggio con il codice di stato HTTP per indicare più precisamente qual'è il problema.

Esiste tutta una serie di messaggi di errore ad esempio 500 error, 502 error, 504 error, ecc. ed il messaggio di Errore 404 Not Found è quello che in questo momento ci interessa e su cui focalizzeremo la nostra attenzione.

Ma cosa significa savvero Errore 404 Not Found?

In pratica, significa che il client (in questo caso il browser che state usando voi o il visitatore del sito) è riuscito a connettersi con successo all’host (il server del vostro sito web WordPress), ma non è stato in grado di trovare la risorsa richiesta, un URL o un nome file specifico.

Facciamo un esempio, se qualcuno tenta di accedere a yoursite.com/post-name, ma non avete alcun contenuto corrispondente allo slug post-name. Il visitatore vedrà un errore 404 dal momento che, anche se il vostro server funziona normalmente, la risorsa richiesta non esiste.

Purtroppo non si tratta solo di post o pagine, qualsiasi risorsa mancante può generare un errore 404 sul server, come per esempio un file immagine, CSS mancanti, PDF, javascript, ecc.

Cosa genera un Errore 404 Not Found in WordPress?

Se vedete questo errore su tutti i contenuti del sito, allarmatevi, probabilmente c’è un problema con i permalink del vostro sito WordPress, se invece questo errore si presenta solo su singoli contenuti è molto probabile che abbiate modificato una parte di slug del contenuto senza poi reimpostare la correzione dove viene effettivamente richiamato il link, dal menù o da qualche altra parte del sito senza impostare un redirect.

Tutto sommato, l’errore 404 non è sempre una cosa negativa, ma lo diventa quando interferisce con l’usabilità del vostro sito web e molte volte le cose non dipendono da voi!

Ad esempio, un visitatore potrebbe semplicemente digitare l’URL sbagliato nella barra degli indirizzi ed in questo caso vedrà comunque un errore 404, ma non c’è alcun problema reale nella configurazione del vostro sito. Questa è in realtà la migliore delle ipotesi ed in questo caso potete creare la vostra pagina 404 personalizzata per aiutare i visitatori a raggiungere una pagina che effettivamente esiste ed è quella che volete voi (più avanti vi mostrerò come fare).

Varianti dell’Errore 404 Not Found

Queste sono dovute al fatto che i diversi browser visualizzano i messaggi di errore in modo diverso, e quindi potreste visualizzare una variante diversa di questo errore. Per esempio possiamo incappare in vari messaggi:

Oppure vari formati di pagina, questa è quella di Google:

Google Pagina errore 404

Questi sono altri esempi di siti web famosi che hanno personalizzato la pagina di errore

AirBnB pagina errore 404
error 404

Il messaggio di errore 404 Not Found può essere unico e personalizzabile, ecco perché molti siti creeranno una pagina personalizzata per intercettarlo, invece di mostrare uno dei messaggi sopra. Alcuni temi di WordPress includono anche pagine 404 personalizzate di default. Per questo motivo, potreste non visualizzare il messaggio di errore perché molti siti utilizzeranno al suo posto le più disparate pagine divertenti o creative o addirittura vi faranno un redirect per redirigere il vostro traffico ad una pagina da loro scelta.

L’errore 404 Not Found influisce sulla SEO?

L’errore 404 Not Found non necessariamente ha un impatto negativo sulla SEO, viceversa potrebbe averlo il motivo per cui si verifica l’errore.
Ovvero, se un visitatore digita erroneamente un URL del tuo sito web e vede un errore 404, non ci sarà un impatto negativo sulla SEO. Ma se avete diversi errori causati da URL interrotti, Google non potrà eseguire correttamente la scansione del sito e questo chiaramente potrebbe avere un effetto negativo sulla SEO.
Inoltre, se un problema di permalink causa errori 404 sul’intero sito evidentemente Google non sarà in grado di eseguire la scansione di alcun contenuto e questo è un problema penalizzante. In altre parole, se possibile, correggete sempre i vostri errori 404 prima possibile.

Effetti sulle prestazioni del sito in seguito ad Errore 404 Not Found

Questa è una cosa della quale subito non ci si rende conto, ma i siti web che generano molti errori 404 possono facilmente incorrere in problemi di prestazioni dal momento che queste risposte non sono in genere memorizzate nella cache. Nel caso di siti di grandi dimensioni questo è ancora più evidente e può costituire un grosso problema se la pagina è oggetto di promozioni o risulta essere oggetto di un aumento virale del traffico.
Si può usare la Google Search Console per controllare gli errori 404 oppure anche installare un plugin di terze parti che può registrare questi errori. Tuttavia, ricordate che anche i plugin come questi hanno effetti sulle prestazioni. È molto meglio fare affidamento su uno strumento che opera a livello di server.
Principalmente questi errori sono negativi perché molte pagine 404 assorbono molte risorse, quindi in teoria, sarebbe meglio evitare di creare una pagina pesante per gli errori 404, meglio creare un semplice template 404 che eviti di interrogare il database, se possibile.

Come Correggere l’Errore 404 Not Found in WordPress

Esistono alcuni metodi per eliminare il messaggio di errore 404 Not Found, a seconda che si verifichi su tutto il sito o per contenuti specifici.

Aggiornare i permalink del vostro sito WordPress

Se provate ad accedere al contenuto e riscontrate errori 404 sull'intero sito WordPress probabilmente può essere un problema dei permalink, del file .htaccess, se l’host utilizza Apache oppure se viene utilizzato NGinx della sua configurazione.

I secondi due sono problemi che probabilmente vi potrà risolvere solo il vostro provider di hosting, ma nel caso fosse un problema dovuto ai permalink potete risolvere anche da soli ed il modo più semplice è aggiornare le impostazioni dei permalink dalla dashboard di WordPress. Bisogna solo, dal backend di WordPress, andare su Impostazioni → Permalink e cliccare su Salva modifiche, non serve neanche apportare modifiche è sufficiente soltanto fare clic su Salva modifiche.

salvare permalinks

Impostare i redirect 301 per i contenuti spostati o rinominati

Nel caso si verificassero errori 404 su una parte specifica dei contenuti, è probabile che il problema nasca da alcune azioni, tipo:

Gli utenti tentano quindi di accedere al contenuto nella vecchia posizione e visualizzano una pagina 404 anziché la risorsa che si aspettavano. Esiste un modo adatto per risolvere questo problema cioè reindirizzare automaticamente chiunque tenti di accedere alla vecchia posizione verso la nuova posizione. Così i visitatori arriveranno al posto giusto senza errori 404. Ovviamente questo è anche un bene per la SEO perchè se si sposta o si rinomina un post senza aggiungere un redirect, si perde tutta l’autorità di dominio collegata ai backlink puntati verso quel post.

WordPress tenterà di reindirizzare il contenuto modificato/spostato di default. Ma non funziona sempre e non dovreste mai fare affidamento su WordPress per riparare a questo problema.

In realtà il redirect 301 si può fare tramite plugin e ne esistono molti adatti allo scopo.

Se il vostro host utilizza il server Apache, potete utilizzare .htaccess per impostare i redirect, questa però non è operazione semplicissima e occorre un po' di dimestichezza con la questione, ancora più difficile, se non siete tecnici è utilizzare NGinx ed in questi due casi vi consiglio di rivolgervi al vostro hosting provider per fare questa operazione.

Come creare la propria pagina di Errore 404 Not Found

Prevenire gli errori 404, anche se potete fare del vostro meglio, è un lavoro complesso e potete riuscirci seguendo i suggerimenti che vi ho dato, ma eliminarli completamente è impossibile perché alcune cose sono semplicemente al di fuori del vostro controllo e  non è affatto raro che piccoli siti WordPress abbiano moltissimi errori 404 ogni mese.

Infatti se un visitatore digita erroneamente un URL o se un altro sito web si collega a una pagina che non esiste riceveranno errori 404, a prescindere.

Allora, per fornire una pagina di errore più user-friendly è possibile utilizzare uno dei tanti plugin per le pagine 404.

Includendo alcuni elementi nella pagina, tipo una casella di ricerca, dei collegamenti importanti, delle informazioni di contatto o altro potete date ai visitatori gli strumenti di cui hanno bisogno per trovare la strada migliore verso la pagina giusta. Ricordate però sempre di mantenete leggera la vostra pagina 404 per avere prestazioni migliori. Inserite solo ciò che è assolutamente necessario.

Come monitorare gli Errori 404 in corso

Facciamo un passo avanti prestando attenzione alle richieste che stanno causando errori 404 sul vostro sito e questo può essere una cosa utile. Vi possono aiutare queste cose:

Come si può fare?

Opzione 1 – Usare Google Analytics

Se utilizzate Google Analytics, potete impostare un report personalizzato per tenere traccia degli errori 404 provenienti da collegamenti esterni. Cercate magari dei tutorials sull’argomento.

Opzione 2 – Installare un plugin di WordPress

Potrebbe essere una buona idea ne esistono diversi, più o meno facili da usare, che possono aiutarvi a monitorare gli errori 404 dalla dashboard di WordPress.

Opzione 3 – Usare uno strumento di controllo di terze parti

Ovviamente esistono strumenti creati da terze parti, gratis o a pagamento, da poter utilizzare come strumento di controllo per monitorare gli errori 404 sul vostro sito WordPress.

Opzione 4 - Usare Google Search Console

Potete tener traccia degli errori 404 in cui si imbattono i crawler di Google in Google Search Console. Dopo aver verificato il vostro sito con Google Search Console, andate su Scansione → Errori di scansione → Non trovato per visualizzare l’elenco degli errori 404 riscontrati da Google. Questo è di gran lunga uno dei modi più semplici. È anche il migliore in termini di prestazioni perché non richiede plugin di terze parti o scansioni aggiuntive sul vostro sito. I robot di Google eseguono già la scansione del vostro sito regolarmente, quindi perché non sfruttare semplicemente i dati che già forniscono?

A questo punto è chiaro, che vi piaccia o no, sul vostro sito web si verificano errori 404. In maniera direttamente proporzionale, ovvero più grande è il vostro sito WordPress, più ne vedrete. Vi consiglio di monitorare e correggere questo tipo di errori, dal momento che gli errori 404 non sono mai un bene per i visitatori, per il vostro marchio, e non piacciono nemmeno a Google.

Molto spesso, anzi frequentemente chi ha a che fare con WordPress si trova a dover risolvere molti errori di varia natura e, tra questi, ERR_TOO_MANY_REDIRECTS (noto anche come ciclo di reindirizzamento) è uno di quelli in cui regolarmente si sbatte il capo. In genere questo errore si verifica dopo una recente modifica ad un sito WordPress, per una errata configurazione dei reindirizzamenti sul server o a causa di impostazioni errate nei servizi di terze parti. Non credete a chi vi dice che è semplice da risolvere, a volte lo è, ma a volte non lo è affatto, bisogna "debuggare" nel modo giusti, ma non allarmatevi, la soluzione si può trovare sempre.

Cos’è l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS?

In pratica il significato dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS è proprio quello scritto, ovvero qualcosa sta facendo entrare il vostro sito web in un ciclo di reindirizzamento infinito. Normalmente il sito è bloccato (l’URL 1 punta all’URL 2 e l’URL 2 punta all’URL 1, oppure il dominio vi ha reindirizzato troppe volte) il bello (o brutto a seconda delle opinioni) è che questo errore può succedere non solo nella home page, ma anche per accedere in wp-admin oppure in altre parti del vostro sito web, o magari la home page funziona, ma non si riesce ad entrare in wp-admin.
Questo tipo di errori, a differenza di altri, raramente si risolvono da soli quindi dovrete far qualcosa per eliminarli.
La finestra dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS varia anche esteticamente a seconda del browser che utilizzate, ad esempio Chrome la mostra ad un modo e Firefox ad un altro, Edge ancora in un altro, ma la sostanza dell'errore non cambia.

Per risolvere velocemente l'errore ci sono alcune raccomandazioni e verifiche da fare, ordinate in base alle cause più comuni:

In effetti il browser in genere raccomanda, proprio sotto l’errore, di “provare a cancellare i cookie”. Ovviamente non mi dilungo su cosa siano i cookies, ci vorrebbe un altro articolo, ma i cookie a volte possono contenere dati errati in cui potrebbe nascondersi la causa dell’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS. Dato che i cookie mantengono il vostro stato di “autenticato” sui siti web e in altre diverse impostazioni, il consiglio è semplicemente di eliminare i cookie sul sito che presenta questo problema in modo specifico in modo da non incidere su nessuna delle vostre altre sessioni o sui siti web visitati di frequente. Oppure eliminateli tutti, a scanso di equivoci, poco male, tanto poi i cookies vengono ricreati ogni volta che visitate per la prima volta un sito o a tempistiche ricorrenti ogni tanto. Si possono fare a scelta l'una o l'altra cosa.
Su ogni browser, ovviamente, c'è il modo di cancellare i cookies, chiaramente tanto per semplificare le cose in ogni browser le modalità sono diverse, ma cercando un po' si trovano senza problemi.

Cancellate la Cache del sito WordPress, del Server, del Proxy e del Browser

I loop di reindirizzamento possono essere memorizzate nella cache quindi è sempre consigliabile svuotare la cache nel vostro sito WordPress, sul server, sui servizi proxy di terze parti e persino sul browser, se necessario. Può sussistere un tipo di cache, ma anche tutti e tre i tipi, molti providers utilizzano il "bluff" della cache per velocizzare il vostro sito WordPress, quindi per risolvere l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS provate a cancellare tutti i tipi di cache, vediamo come fare.

Cancellare la Cache del Sito WordPress

Se siete in grado di accedere alla dashboard di WordPress, potrete evidentemente cancellare la cache all’interno delle impostazioni del vostro plugin di caching. Ma abbiamo visto che a volte non si riesce neanche ad accedere a wp-admin per cui eventualmente per risolvere definitivamente l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS procediamo all'opzione successiva.

Cancellare la Cache del Server

Se non riuscite ad accedere alla vostra dashboard, allora riponete le vostre speranze nel provider di hosting. Infatti, molti host di WordPress dispongono di propri strumenti di controllo per svuotare la cache sul vostro sito WordPress. Ad esempio Kinsta, oppure Siteground usano la cache del server, di conseguenza avrete uno strumento per cancellarla oppure potrete chiedere di farlo all'assistenza segnalando il problema dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS.

Cancellare la Cache del Proxy

Utilizzando servizi più evoluti magari potreste utilizzare un servizio di reverse proxy di terze parti, tipo Cloudflare o Sucuri, nel caso può essere utile anche svuotare la cache da questo lato.

Cancellare la Cache del Browser

Un altro controllo da fare è se il problema ERR_TOO_MANY_REDIRECTS sia causato dalla cache del browser, in questo caso potete: a) aprire il browser in modalità di navigazione in incognito, b) potete provare con altri browser, c) cancellare tutta la cache del browser, preferibilmente tutta e non quella del giorno.

Individuate da cosa è determinato il Ciclo di Reindirizzamento

Se siete arrivati fin qui a leggere evidentemente anche la cancellazione della cache non ha funzionato, quindi è ora di fare un vero Debug del problema, e di verificare se sia possibile determinare la natura dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS e del ciclo di reindirizzamento che ne deriva. Ci sono degli strumenti per farlo. Uno è Lo strumento online gratuito Redirect Checker tool che può aiutarvi ad approfondire l’analisi di quello che si sta verificando. Questa analisi è paragonabile a quella eseguita tramite cURL, naturalmente da sviluppatori esperti. Oppure si può usare l'estensione di Chrome Redirect Path molto utile per vedere i reindirizzamenti della pagina che si sta tentando di aprire.

Controllate le Vostre Impostazioni HTTPS

Un’altra cosa da controllare sono le impostazioni HTTPS. Molto spesso si verifica l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS subito dopo una migrazione di WordPress su HTTPS in cui la configurazione non è stata completata o è stata effettuata in modo errato.
Se forzate il caricamento del vostro sito WordPress su HTTPS senza prima installare un certificato SSL, immediatamente si verificherà un ciclo di reindirizzamento. Questo è di gran lunga uno dei motivi più frequenti dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS. Per risolvere il problema, è sufficiente installare un certificato SSL sul vostro sito WordPress. Ma controlliamo anche la corretta impostazione del certificato ed in rete si possono trovare strumenti gratuiti per fare questo controllo.

Controllate i Reindirizzamenti da HTTP a HTTPS sul Server, potrebbe benissimo essere che le regole di reindirizzamento HTTPS sul server siano state configurate in modo errato

Controllate i Servizi di Terze Parti

L’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS è spesso causato anche da servizi di reverse proxy come Cloudflare. Questo di solito accade quando la loro opzione Flexible SSL è attivata e voi avete già un certificato SSL installato sul vostro host WordPress. Quando è selezionato Flexible, tutte le richieste al server di hosting vengono inviate tramite HTTP. Molto probabilmente il server host ha già in funzione un reindirizzamento da HTTP a HTTPS e pertanto si verifica un ciclo di reindirizzamento. Per risolvere questo problema è necessario modificare le impostazioni Crypto di Cloudflare da Flexible a Full o a Full (strict).

Controllate le Impostazioni del Vostro Sito WordPress

Allo scopo di risolvere specificatamente l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS WordPress dovrete controllare attentamente la impostazioni, infatti impostazioni del vostro sito WordPress ci sono due diversi campi che dovreste verificare se siano impostati correttamente e che non puntino a un dominio sbagliato o che siano corrispondenti.

Un altro errore comune è quello di non utilizzare il prefisso corretto per abbinare le altre pagine del vostro sito, www o non www. A volte si migrano gli host o si cambiano i domini e questi possono anche essere modificati a vostra insaputa. In pratica sono due: Indirizzo WordPress (URL) ovvero l’indirizzo per raggiungere il vostro blog e Indirizzo del sito (URL ossia l’indirizzo dei file core di WordPress. Dovrebbero corrispondere a meno che non stiate utilizzando WordPress in una specifica directory.
Nel malaugurato caso che non siate in grado di accedere alla dashboard di WordPress in wp-admin è possibile sovrascrivere queste impostazioni modificando il file wp-config.php che si trova nella cartella principale del vostro sito WordPress inserendo questi valori, naturalmente con il dominio corretto, prima della riga /* That's all, stop editing! Happy publishing. */ :

define('WP_HOME','https://yourdomain.com');
define('WP_SITEURL','https://yourdomain.com');

ci sarebbero altri due modi per farlo: entrando direttamente nel database, oppure tramite WP-CLI. Il primo lo sconsiglio assolutamente, perchè si rischia di fare dei danni irreparabili se non si è più che esperti, il secondo è una operazione da sviluppatori esperti e con conoscenza di WP-CLI ed in questo caso avrete bisogno di aiuto per risolvere questo errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS.

Disattivate Temporaneamente i Plugin di WordPress

Ci sono dei plugin molto usati tipo Redirection o Yoast SEO, che consentono di implementare reindirizzamenti. Può benissimo succedere quindi che le impostazioni o gli aggiornamenti di questi plugin possano andare in conflitto con i reindirizzamenti che potrebbero già essere impostati sul server, causando un ciclo di reindirizzamento.
Teniamo presente che non si perde alcun dato se viene disabilitato un plugin. Nel sempre malaugurato caso che non possiate accedere al pannello di amministrazione di WordPress per fare questa cosa avrete bisogno di accedere via FTP e per disabilitare i vari plugins ritenuti probabili responsabili del problema è sufficiente rinominare la cartella del plugin stesso assegnando un nome diverso ad esempio plugins_temp oppure quello che volete. Per verificare da cosa deriva l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS fate i dovuti controlli, plugin dopo plugin, nella speranza di poter accedere di nuovo al pannello di amministrazione e poi riattivare i plugin momentaneamente disabilitati.

Controllate i Reindirizzamenti sul Vostro Server

Avendo già controllato i reindirizzamenti da HTTP a HTTPS sul server, bisognerebbe, se ancora il problema ERR_TOO_MANY_REDIRECTS non è stato risolto, assicurarsi che non ci siano ulteriori impostazioni di redirect errate. Ad esempio, un redirect 301 verso se stesso potrebbe mandar giù il vostro sito, oppure altri redirect di altro tipo. Di solito, questi redirect si trovano nei file di configurazione del vostro server che può essere .htaccess se usate Apache oppure nginx.conf se utilizzate NGINX. Per Apache è necessario accedere via FTP e controllare il file .htaccess, magari è buona norma farne prima una copia. Normalmente se vi trovate nel bel mezzo del problema creato dall'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS e non potete accedere al pannello di amministrazione di WordPress può essere utile ricreare il file .htaccess utilizzando quello standard di WordPress:

# BEGIN WordPress

RewriteEngine On
RewriteBase /
RewriteRule ^index\.php$ - [L]
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-f
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-d
RewriteRule . /index.php [L]

# END WordPress

che potrete trovare anche nel CODEX di wordpress insieme a descrizione ed esempi.

Se l’host utilizza Nginx, il file di configurazione può essere un po’ più complesso in quanto può variare leggermente a seconda del provider di hosting. In questo caso vi consiglio di contattare l'assistenza del vostro provider e chiedere di controllarlo.

Evidentemente i loop di reindirizzamento possono a volte essere difficili da risolvere, per cui non credete mai a chi vi pone soluzioni facili, ma se alcuni dei passaggi sopra riportati vi sono stati di aiuto a risolvere l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS, sono contento di aver riportato delle esperienze che vi sono state di aiuto.

Decidere un nome è un primo passo importante quando si avvia un blog o quando si acquista un dominio. Voglio indicarti alcuni dei migliori strumenti per la creazione di nomi di dominio o di blog disponibili e condividere anche dei suggerimenti su come scegliere il nome perfetto per il tuo dominio o per il tuo blog.

1. Domainwheel

DomainWheel è semplice da usare, ma abbastanza creativo. La cosa interessante è che mostra molte opzioni di dominio disponibili e questo ti farà rimpiangere di meno il fatto di non averne registrato uno prima. Vediamo come funziona.

Semplicissimo, per prima cosa aggiungi le parole chiave che hai scelto. Può essere qualcosa di comune, correlato alla tua attività o può essere una sequenza di due o tre parole. Quindi, premi "Cerca nel dominio" e fai girare la ruota dei domini.

Otterrai tre tipi di risultati. La prima categoria include i principali domini come per esempio .com, .net, .org. Se hai scelto una parola esistente, in inglese corretto , non aspettarti che venga visualizzato un .com, dal momento che più o meno i punto com sono ormai stati pensati e presi quasi tutti. Poi ti vengono presentate delle alternative premium con il punto com ed a pagamento per la scelta del dominio e una eventuale idea di logo. Dopo ti arrivano dei nomi generati da DomainWheel, con suggerimenti casuali, infine qualcosa di più "creativo" con suggerimenti vicini alla parola chiave, suggerimenti in rima, e suggerimenti casuali

Naturalmente i risultati contrassegnati in verde e/o che hanno anche un prezzo allegato ti porteranno direttamente a un fornitore di dominio dove potrai acquistare il tuo nuovo dominio.

2. Nameboy

Nameboy può trovare nomi adatti per il tuo blog o per il tuo dominio, basati su parole chiave. Inserisci una descrizione principale e una descrizione secondaria facoltativamente. Quindi specifica se hai bisogno di trattini e rime.

Una volta trovato il nome che desideri, lo puoi acquistare aggiungendolo al carrello e verrai reindirizzato al fornitore di domini. È inoltre possibile salvare il nome per la successiva registrazione del dominio. Successivamente, puoi controllare i nomi di dominio dalla pagina del carrello e acquistarli. Quando crei un account con Nameboy, puoi gestire tutti i nomi di dominio che possiedi da quell'account, ovunque i nomi siano registrati.

Nameboy offre anche una gamma di servizi relativi alla ricerca, registrazione e mantenimento di un nome di dominio, rendendolo una delle migliori selezioni tra gli strumenti per la generazione di nomi di blog.

3. Wordoid

Wordoid è uno strumento di ricerca nomi intelligente che ti aiuta a scegliere nomi di qualità utilizzando non più di 15 lettere. Digita la tua parola chiave, seleziona il livello di qualità e la lingua che desideri. Puoi scegliere più di una lingua. Specifica la posizione delle parole chiave nel nome. Wordoid presenterà una serie di opzioni e la loro disponibilità per la registrazione.

I nomi suoneranno bene e molto probabilmente non li troverai in un dizionario.

Wordoid è gratuito. Tuttavia, per visualizzare la cronologia delle ricerche precedenti o per appuntare i wordoid che desideri rivedere in seguito, dovrai eseguire l'accesso. Puoi accedere utilizzando Facebook o Google.

4. Panabee

Descrivi semplicemente la tua idea in due parole e fai clic su cerca in Panabee. Avrai un elenco di nomi disponibili in base alle parole. Per aiutarti ad ampliare la tua ricerca, offre anche suggerimenti alternativi derivati ​​dalle parole che hai digitato e dai termini correlati.

Panabee effettua ricerche su più piattaforme, quindi saprai se il nome che hai scelto è disponibile anche su Facebook o Twitter. Puoi anche verificare la disponibilità del nome dell'app e il nome del dominio, inclusi i domini basati sul paese.

5. 123Finder

fai semplicemente clic su "?" per scoprire chi possiede il nome. Tieni traccia della data di scadenza di un determinato nome di dominio e accedi a un elenco di nomi di dominio in vendita.

6. Domainr

consente di cercare nell'intero domain space che include più di 1700 domini di primo livello e poi ti elenca una serie di provider dove puoi acquistare il dominio che hai scelto.

7. Domainit

consente di fare una semplice ricerca creativa e tra le sue opzioni di registrazione offre anche l'inoltro dell'URL il che significa che puoi ottenere più nomi di dominio che puntano tutti allo stesso sito web.

8. Lean Domain Search

è uno strumento di Automattic Inc, il gruppo che ha creato e lavora su WordPress. Interessante perchè ti permette di aggiungere alle tue parole chiave, prefissi o suffissi in molteplice varietà e si ricavano molte idee. Infine ti consente di creare il dominio ed il sito direttamente su WordPress.com che non è gratis a differenza di WordPress.org (differenze), ma è pur sempre il servizio di WordPress "in persona".

9. Namemesh

una volta inserite le tue parole chiave, ti espone un ampia scelta di suggerimenti e li suddivide in molte categorie come short, fun, new e SEO. 

10. Looka

nuovo, interessante Business Name Generator. Facile da usare e con molte soluzioni veloci ed efficaci per trovare il nome per il tuo nuovo business. Consigliato da provare.

Cos'è un generatore di nomi di blog?

Un generatore di nomi di blog o domini è uno strumento che può aiutarti a trovare nomi unici, che suonano bene in relazione ai tuoi scopi. La maggior parte di questi strumenti può:

Iniziamo con una suddivisione di due tipi distinti di nomi di blog o dominio: nomi basati su parole chiave e nomi basati su marchi.

I nomi basati su parole chiave:

In pratica si può dire che le frasi che le persone digitano nella barra degli indirizzi di un browser durante la ricerca di contenuti oppure nella casella di ricerca di Google o di Bing sono le parole chiave. Se riesci a trovare un nome che corrisponde alle parole chiave che principalmente fanno riferimento al tuo blog o al tuo sito web, esattamente o parzialmente, sia le persone che i motori di ricerca possono trovarti più facilmente.

Diciamo che il calcio è la mia passione e voglio iniziare a scrivere su questo argomento. La mia prima scelta per un nome di blog che includa la parola chiave calcio potrebbe essere qualcosa come "Tutto sul calcio". L'URL del dominio potrebbe essere cosi:  http://www.tuttosulcalcio.com.

Tuttavia, www.tuttosulcalcio.com  è già stato preso da qualcun altro. Quindi potrei dover prendere in considerazione un nome di blog leggermente diverso ed andare a verificare se siano disponibili nomi come " tutto quanto sul calcio " o " tutti i fatti sul calcio " e cosi via. Posso provare a usare prefissi e suffissi in combinazione con i nomi suggeriti dal tuo generatore di nomi di blog e domini per trovare delle variazioni.

Il tuo blog o sito web in realtà potrebbe riguardare il calcio, ma anche qualsiasi altro settore, o altra nicchia come si dice adesso, come ad esempio rugby, pallavolo, canottaggio, agricoltura, fiori, bellezza, cucina o viaggi , o anche potrebbe essere il tuo portfolio personale di lavori o di esperienze. Qualunque sia la tua nicchia, è la cosa migliore sarebbe trovarle in qualche modo un posto nel titolo del tuo dominio. Questo sicuramente aiuterà le persone ad associare la nicchia al nome di dominio. I nomi basati su parole chiave possono dare un vantaggio nei motori di ricerca. Tuttavia, tieni presente che ci saranno molti nomi simili con lievi variazioni nella stessa nicchia, quindi potrebbe essere difficile distinguersi in mezzo alla folla. E potresti diventare dipendente dai motori di ricerca per portare i visitatori al tuo sito.

Informazioni sui nomi basati sul marchio:

I generatori di nomi di blog e domini possono anche aiutarti a inventare parole creative nuove. Queste parole coniate possono essere sviluppate nel tempo in nomi di marchi.

Sviluppare un nuovo marchio è un lavoro duro, non per niente ci sono agenzie che fanno questo lavoro in maniera professionale, ma potrebbe essere migliore a lungo termine poiché le persone probabilmente ricorderanno quel nome molto meglio di un nome generico con parole chiave.

Nomi basati su parole chiave o nomi brandizzabili?

Se non sei sicuro su quale tipo di nome abbia un potenziale maggiore, che sia basato sul marchio o sia basato su parole chiave,  puoi guardarti in giro per avere consigli da esperti del settore, ad esempio Matt Cutts, ex capo del team di spam web di Google, ha alcuni consigli da condividere.

Fondamentalmente, se hai un dominio basato su parole chiave a corrispondenza esatta o parziale, questo è un vantaggio SEO constatabile sul breve termine, ma è molto meglio assicurarsi che sia supportato da contenuti pertinenti di alta qualità, referral di qualità e menzioni sui social media.

Per altro, sia che tu scelga nomi basati su marchi o nomi basati su parole chiave, la cosa migliore sarebbe che i nomi siano facili da ricordare e facili da scrivere. In linea di principio, invece, i nomi dal suono strano che le persone potrebbero pronunciare in modo errato è meglio evitarli.

Cosa succede dopo che hai trovato il tuo generatore di nomi di blog principale?

Bene, abbiamo quasi dieci strumenti con cui giocare e andiamo a provarne alcune quindi:.

  1. Annotiamo i nomi preferiti e compiliamo un elenco di 10-20 nuovi nomi ritenuti adatti.
  2. Poi si potrebbe restringerli a cinque e mostrarli alle persone fidate, cercando di capire quale potrebbe essere il più attraente.

E se nessuno di questi strumenti per la generazione di nomi di blog fosse stato d'aiuto e tu stia ancora cercando altri modi per trovare un nome per un blog?

  1. Puoi usare un dizionario.
  2. Guarda i nomi dei blog dei concorrenti.
  3. Usa un generatore di parole casuali.
  4. Prendi ispirazione dai libri.
  5. Considera una lingua diversa (francese, inglese, quello che vuoi)
  6. Guardati un film o una serie TV e prendi ispirazione.
  7. Ispirati a quello che ti pare.

Il nome del tuo blog è la tua identità online e investirai tempo, sforzi e denaro per renderlo un blog ben visitato. Cambiare un nome in futuro non è facile: richiederà lavori come l'impostazione di link di reindirizzamento, l'aggiornamento del tuo indirizzo con Google e intraprendere una spinta di marketing per il tuo nuovo blog. Potresti anche perdere i backlink. Quindi, inizialmente, per prima cosa, è meglio fare un'attenta scelta del nome per il tuo blog.

Un errore 502 Bad Gateway si verifica quando si tenta di visitare una pagina Web, ma il client riceve una risposta non valida. Il più delle volte questo errore può verificarsi a causa di un problema sul tuo computer o apparecchiature di rete. Ecco alcune cose che puoi provare. 

Che cos'è un errore 502 Bad Gateway?

Un errore 502 Bad Gateway significa che il server a cui ci si è connessi, attenzione non quello dove é residente il sito, ma quello a cui si é connessi, agisce come un proxy per inoltrare le informazioni da un altro server, ma a sua volta potrebbe aver ricevuto una cattiva risposta da quell'altro server (ricordo che Internet é una rete di server collegati tra loro). Si chiama errore 502 perché quello è il codice di stato HTTP utilizzato dal server per descrivere questo tipo di errore. Queste cattive risposte potrebbero essere dovute a una serie di cause diverse. È possibile che il server sia sovraccarico o che ci siano problemi di rete tra i due server, e, normalmente é solo un problema temporaneo. È anche possibile che ci sia un firewall configurato in modo improprio o anche un errore di codifica e che il problema non venga risolto fino a quando non vengono risolti questi problemi.

Proprio come con gli errori 404 , i progettisti di siti Web possono personalizzare l'aspetto di un errore 502. Pertanto, potresti visualizzare pagine 502 diverse su siti Web diversi. I siti Web potrebbero anche utilizzare nomi leggermente diversi per questo errore. Ad esempio, potresti vedere cose come:

Molte volte, si tratta di un errore temporaneo, altre volte non lo è. Tuttavia, ci sono alcune cose che puoi provare sul tuo PC.

Ricarica la pagina

Rinfrescare la pagina vale sempre la pena. Molte volte l'errore 502 bad gateway è temporaneo e un semplice aggiornamento potrebbe risolvere. La maggior parte dei browser utilizza il tasto F5 per aggiornare e fornisce anche un pulsante Aggiorna da qualche parte sulla barra degli indirizzi. Ci vuole solo un secondo per provare, tentar non nuoce.

Controlla se il sito non funziona per altre persone

Ogni volta che non riesci a raggiungere un sito (per qualsiasi motivo), puoi anche verificare se sei solo tu che stai riscontrando un problema di connessione o se altre persone hanno lo stesso problema. Ci sono molti strumenti online per questo, per esempio uno di questi puó essere downforeveryoneorjustme.com .

Se ricevi un rapporto che dice che il sito non è disponibile per tutti, non c'è molto che puoi fare, ma riprova più tardi. Se il rapporto mostra che il sito è attivo, il problema potrebbe essere dalla tua parte.

Prova un altro browser

È possibile che un problema con il tuo browser potrebbe causare l'errore 502 Bad Gateway. Un modo semplice per verificarlo è utilizzare un browser diverso e vedere se funziona. Puoi utilizzare Google Chrome , Mozilla Firefox , Apple Safari o Microsoft Edge . Se riesci a vedere l'errore anche nel nuovo browser, allora sai che non si tratta di un problema del browser e dovresti provare un'altra soluzione.

Cancella la cache e i cookie del browser

Se si sta provando un browser diverso, è possibile che il browser principale abbia memorizzato nella cache file obsoleti o corrotti che potrebbero causare l'errore 502 Bad gateway. La rimozione di questi file memorizzati nella cache e il tentativo di aprire il sito Web potrebbero risolvere il problema.

Controlla i tuoi plugin ed estensioni

Se si utilizzano le estensioni sul browser, è possibile che una o più estensioni causino il problema. Prova a disabilitare tutte le tue estensioni e poi accedi al sito web. Se l'errore scompare, è probabile che il problema sia causato da un plug-in. Abilita i tuoi plugin uno per uno per trovare il colpevole.

Riavvia i tuoi dispositivi

Quindi, hai utilizzato uno strumento di verifica del sito e hai stabilito che il sito è a posto per te. E hai testato un altro browser e stai avendo lo stesso problema. Quindi sai che il problema è probabilmente qualcosa da parte tua, ma non è il tuo browser.

È possibile che si verifichino strani problemi temporanei con il computer o le apparecchiature di rete (Wi-Fi, router, modem, ecc.). Un semplice riavvio del computer e dei dispositivi di rete potrebbe aiutare a risolvere il problema.

Cambia i tuoi server DNS

A volte, i problemi DNS possono causare errori 502 bad gateway. Cambiare i server DNS non è una soluzione probabile, ma è possibile. E non è troppo difficile da fare. A meno che non li abbia modificati tu stesso, ma probabilmente i tuoi server DNS saranno impostati dal tuo ISP. Puoi cambiarli in un server DNS di terze parti come OpenDNS o Google DNS e questo potrebbe risolvere il problema. E ci sono altri motivi per cui potresti voler cambiare anche i server DNS, come una migliore velocità e affidabilità.

Il prossimo 25 Maggio 2018 entrerà in vigore il GDPR n. 679/2016, più conosciuto come nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali e se non sei un professionista legale, adeguare il tuo sito web o la tua applicazione alle leggi internazionali sulla privacy può risultare noioso e difficile.

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