Molte volte c'è bisogno di inserire del codice javascript oppure altro nella sezione WordPress Head. In questo WordPress Tutorial cerchiamo di capire come è possibile farlo, aiutandoci con l'esempio di Google Analytics, ma in pratica si può inserire qualsiasi tipo di codice che sia necessario ai nostri scopi.

Dopo aver realizzato un sito in WordPress e magari averlo subito pubblicato, una delle cose basilari e più importanti da fare è sicuramente quella di monitorare gli accessi e il comportamento degli utenti che visitano il blog o sito Web WordPress, perchè conoscere chi visita e come interagisce con i contenuti che hai creato ti aiuterà enormemente a migliorare il tuo sito web in generale e ad aumentare visite e vendite se hai un sito web ecommerce.

Google Analytics è, di sicuro, lo strumento più utilizzato e tra i più apprezzati a livello globale, ma non solo, Tag Manager, Facebook Pixel e altri strumenti di monitoraggio ti serviranno per capire e valutare ed anche cambiare, se stai sbagliando qualcosa, e vuoi ottenere più audience.

Tutti questi strumenti ti chiederanno di inserire codice nel tuo sito web e se non sai come fare dovrai usare un plugin che lo faccia per te, ma c'è però anche da dire che, per il posizionamento nella serp, Google ormai tiene conto anche della velocità di caricamento del sito ed è cosa nota che, più elevato è il numero dei plugin installati, maggiore sarà il rallentamento avvertito dall’utente nel caricamento delle pagine del nostro blog.

Ed allora vediamo come semplicemente, in poche mosse, si può inserire il codice nei punti indicati senza l'aiuto di plugin.
Questa operazione, se avete voglia di farla, porta via poco tempo ed aiuta ad imparare molte cose, tra le quali importanti sono:
- come funzionano in pratica gli hook di WordPress.
- come si può inserire del codice in WordPress in maniera corretta.

Intanto voglio dirti che qualsiasi template tu stia usando puoi effettuare queste operazioni, perchè utilizzeremo degli hook messi a disposizione da WordPress stesso, e che non interferiscono con l'utilizzo del template grafico, qualsiasi esso sia.

Molti sviluppatori o webmaster preferiscono inserire manualmente il codice di monitoraggio di Google, ma lo fanno in molti modi per la maggior parte non corretti, che all'atto pratico possono funzionare, ma poi potrebbero creare in futuro dei problemi che sul momento non sono stati valutati correttamente da chi fa questa operazione.

In realtà la procedura, fatta nella maniera corretta, è breve, semplice ed in futuro non creerà problemi.
Per non avere problemi, in assoluto, bisognerebbe operare con un child theme, per non toccare il codice del tema principale e questo per la verità bisognerebbe farlo sempre.

Le poche righe di codice che ci viene richiesto di inserire da Google o Facebook vanno inserite nel file functions.php che, se si tratta del tema principale, potrebbe essere sovrascritto in un futuro aggiornamento, con, purtroppo la perdita del lavoro fatto, ma se inserite nel file functions.php del tema child si possono conservare per sempre senza problemi se il child, come credo succeda nella maggior parte dei casi, non viene aggiornato.
Vediamo in pratica come si fa nella maniera corretta.

Wp_head: inserire codice in WordPress Head

In genere i codici di monitoraggio che ci viene richiesto di inserire, dovrebbero essere inseriti tra i tags HTML <head> e </head>. In WordPress questo si può fare in modo corretto e semplice utilizzando l'action hook wp_head che ci viene fornito direttamente dal CMS e da la possibilità di avere un "aggancio" alla WordPress Head, e questo ripeto, funziona su qualsiasi template wordpress.

Non mi dilungo sul codice fornito da Google o Facebook, le spiegazioni su esso e su dove inserirlo in genere le forniscono in modo esauriente gli stessi fornitori.
Quindi per "piazzare" del codice javascript che ci viene ad esempio fornito da Google Analytics nel punto giusto basta semplicemente usare questo hook, scrivendo il codice nel file functions.php cosi:

Il codice è diviso in due parti: l'hook vero e proprio, e la function dove si inserisce il codice.
Questi due punti sono interessanti perchè in pratica ti consentono di inserire qualsiasi tipo di codice accettato in HTML Head, sia esso javascript o ad esempio CSS e quindi in pratica si potrebbero inserire molte cose.

Ad esempio se volessimo inserire dello styling CSS:

Ma tornando alle richieste di inserimento di codice di monitoraggio in genere si tratta di javascript per cui il codice che ci forniranno va inserito tra i tags HTML <script> e </script> e per inserirlo proprio alla fine prima della chiusura del tag HTML </head> è sufficiente aggiungere un parametro all'hook vero e proprio, ad esempio: add_action('wp_head', 'hook_javascript', 99); che semplicemente mette in coda e inietta dopo tutti gli altri, proprio per ultimo il codice che noi vogliamo inserire.
Capito questo, si può intuire che in questa maniera possiamo inserire in pratica qualsiasi snippet di codice javascript nell'HTML head, Google, Facebook o altro, quello che ci serve.

Facciamo un esempio pratico con il codice completo:

Wp_body_open: Inserire codice nel body HTML

Non finisce qui, nel caso per esempio di Google Tag Manager, ma può succedere anche per altri monitoraggi, viene richiesto l'inserimento di codice subito dopo il tag HTML <body> e allora ci viene in aiuto un altro action hook di WordPress wp_body_open e cosi come abbiamo usato il precedente possiamo usare questo semplicemente cambiando il nome dell'hook (ed ovviamente la funzione), vediamo come con un codice completo di esempio:

La cosa interessante è che questi due hooks si possono usare su qualsiasi template WordPress senza inserire plugins e senza interferire minimamente sul caricamento di WordPress stesso con evidenti benefici in termini di velocità e praticità.

La "cosa" che molti utilizzatori WordPress non comprendono, sia che essi siano semplici utilizzatori, oppure sviluppatori PHP con più esperienza è un concetto molto importante sul quale WordPress basa tutte le sue funzionalità: il LOOP di WordPress.
Non è un semplice loop di programmazione, il ciclo for...next per intenderci ma è il codice utilizzato per visualizzare i contenuti principali e gli estratti di contenuti sui siti WordPress.
Il Loop rappresenta una delle parti più importanti del sistema WordPress e ci permette di personalizzare la visualizzazione dei nostri articoli e pagine all’interno dei nostri temi, nonchè viene usato anche per visualizzare post personalizzati e campi personalizzati.

Come funziona il WordPress Loop

Il WordPress Loop è un ciclo di interrogazione del database ed è in grado di presentare e/o modificare le informazioni ed i dati contenuti in esso.
Il WordPress Loop inizia con il codice che controlla se la pagina corrente debba visualizzare un elenco di più post o un singolo post o pagina. Se la pagina dovesse elencare i post del blog, elencherà un titolo e un estratto (excerpt) per ogni post, è può tranquillamente essere personalizzato per visualizzare immagini in primo piano o altri contenuti. Se la pagina invece fosse una singola pagina o un singolo post, il loop visualizzerà solo il contenuto di quella pagina.

Se non esistono post disponibili o qualcuno accede a una pagina che non esiste, il loop ha un'opzione per visualizzare un messaggio personalizzato che informa il visitatore che non ci sono post o la pagina non esiste (simile a quello che fa una pagina 404 tranne che personalizzata per specifici tipi di contenuto).

Grazie ai templates, il WordPress Loop può essere personalizzato praticamente per ogni pagina o tipo di contenuto del tuo sito.
Esistono anche modi in cui è possibile utilizzare più loop su una stessa pagina per visualizzare diversi tipi di contenuto oppure formattare il contenuto in modi diversi. Ad esempio, è possibile avere l'ultimo post del blog con un'immagine in primo piano visualizzata più grande nella parte superiore del sito e di seguito avere i post più vecchi elencati di seguito con solo un titolo e un estratto.

WordPress Loop in pratica

Vediamo un semplice esempio di WordPress Loop per visualizzare un elenco di post del blog:

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h2><?php the_title() ;?></h2>
	<?php the_post_thumbnail(); ?>
	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non abbiamo trovato posts da elencare.</p>

<?php endif; ?>

Andiamo ad analizzare riga per riga per capire al meglio il suo funzionamento:

Se si usa il WordPress Loop per visualizzare una pagina o un singolo post invece di elencarne più di uno, è interessante notare che non cambia di molto:

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>	
	<?php the_content(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, la pagina non esiste.</p>

<?php endif; ?>

Notiamo che l'unica cosa che è veramente cambiata è l'introduzione della funzione the_content() che serve per visualizzare l'intero contenuto della pagina o singolo articolo.
In pratica la differenza la fa l'istruzione while (have_posts ()): the_post () che a seconda del template in cui viene utilizzato il WordPress Loop e della pagina a cui si accede, determinerà quante volte ripetere il codice.

Cosa può visualizzare il WordPress Loop

Ci sono una serie di elementi che il WordPress Loop può visualizzare, come ad esempio il titolo, un estratto o il contenuto principale. Vediamo un elenco di queste funzioni comuni insieme a una breve descrizione e un collegamento a ulteriori informazioni su ciascuna funzione.

Il loop può anche utilizzare delle istruzioni condizionali per visualizzare contenuto diverso in base a una serie di fattori.

Puoi trovare un elenco completo di tutti i tag condizionali di WordPress sul codex WordPress

Esempio di WordPress Loop avanzato

Ecco un esempio di un WordPress Loop un po' più complesso utilizzando delle funzioni ed istruzioni condizionali sopra descritte:

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

<article id="post-<?php the_ID(); ?>" <?php if(is_category('featured')): ?>class="featured-post"<?php endif; ?>>
	<h1><?php the_title() ;?></h1>		

	<p>
		Pubblicato il <?php the_time('M j, Y'); ?> 
	        da <?php the_category(', '); ?>
		in <?php the_category(', '); ?>
	</p>

	<?php the_content(); ?>

	<?php comment_form(); ?>

	<div class="prev-next-links">
		<ul>
			<li><?php next_post_link(); ?></li>
			<li><?php previous_post_link(); ?></li>
		</ul>

	</div>

</article>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, questo articolo non esiste.</p>

<?php endif; ?>

WordPress Loop multipli

In alcune situazioni potrebbe essere necessario utilizzare più WordPress Loop su una pagina. Per farlo è probabile che dovrai usare la funzione rewind_posts () prima e magari usarla una seconda, terza o quarta volta (puoi fare tutti i WordPress Loop che vuoi su una pagina, ma attenzione ogni WordPress Loop richiederà un'altra richiesta al database, quindi questo sicuramente rallenterà il tempo di caricamento delle tue pagine.

Ecco come appare la funzione rewind_posts() in azione per elencare i posst del blog:

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>		

	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare.</p>

<?php endif; ?>

<?php rewind_posts(); ?>

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>		

	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare.</p>

<?php endif; ?>

Però, con questo codice specifico, il problema è che ogni WordPress Loop produrrà esattamente la stessa cosa. Per fare in modo che i due loop mostrino cose diverse, dovremo dare ai WordPress Loop alcuni parametri in modo da indicare a ciascun loop esattamente ciò che vogliamo visualizzare.

Possiamo impostare i parametri per i cicli usando la funzione query_posts() che può fornire un gran numero di parametri tra cui scegliere per controllare quali post dovranno essere visualizzati da WordPress. Vedremo alcuni di questi in dettaglio nella prossima sezione, quindi diamo un'occhiata al codice necessario per visualizzare l'ultimo post in un formato e dopo elencare i prossimi tre post di seguito sotto.

<?php query_posts('showposts=1&post_type=post'); ?>

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>		
	<?php the_post_thumbnail(); ?>
	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare.</p>

<?php endif; ?>

<hr>

<?php rewind_posts(); ?>

<?php query_posts('showposts=3&offset=1&post_type=post'); ?>

<?php if ( have_posts() ) : while ( have_posts() ) : the_post(); ?>

	<h2><?php the_title() ;?></h2>		

	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare</p>

<?php endif; ?>

La funzione WP_Query

La funzione query_posts() usata nell'ultima sezione per impostare i parametri per impostare i parametri è parte di una classe (per chi conosce la programmazione ad oggetti) molto potente di WordPress chiamata WP_Query. Questa classe può essere utilizzata per creare loop WordPress molto specifici basati su un numero elevato di opzioni.

La funzione WP_Query viene inserita prima del ciclo. Un aspetto interessante di questa funzione è che tutto ciò che devi fare è posizionarlo prima del ciclo e non devi cambiare nulla sul ciclo stesso.

Ecco alcune delle opzioni WP_Query più comuni:

Di solito tutti i parametri vengono passati alla funzione WP_Query come un array.

Di seguito è riportato un esempio di utilizzo della funzione WP_Query per visualizzare il contenuto di una pagina specifica.

<?php 

	$args = array( 
		'pagename' => 'about-us'
	);
	$the_query = new WP_Query( $args );

?>

<?php if ( $the_query->have_posts() ) : while ( $the_query->have_posts() ) : $the_query->the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>			
	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare.</p>

<?php endif; ?>

In un esempio più complesso, possiamo vedere come visualizzare tutti i post pubblicati da un autore specifico in un tipo di post personalizzato chiamato "workshop". Viene filtrato anche il ciclo in modo che ordini i post in base al titolo e visualizzi solo i "workshop" pubblicati nell'anno 2019.

<?php 

	$args = array( 
		'author_name' => 'zgordon',
		'orderby' => 'title',
		'post_type' => 'workshops'
		'year' => 2019
	);
	$the_query = new WP_Query( $args );

?>

<?php if ( $the_query->have_posts() ) : while ( $the_query->have_posts() ) : $the_query->the_post(); ?>

	<h1><?php the_title() ;?></h1>			
	<?php the_excerpt(); ?>

<?php endwhile; else: ?>

	<p>Spiacenti, non ci sono posts da visualizzare.</p>

<?php endif; ?>

Per approfondire le informazioni su come lavorare con WP_Query è sicuramente opportuno dare uno sguardo nel codex di WordPress.

Conclusione

Non è possibile creare un sito WordPress dinamico senza utilizzare il loop di WordPress, per altro il loop è una funzionalità di WordPress molto potente e, una volta capito, può anche essere notevolmente personalizzato utilizzando una gamma di tag, istruzioni condizionali e la funzione WP_Query.

Molto spesso, anzi frequentemente chi ha a che fare con WordPress si trova a dover risolvere molti errori di varia natura e, tra questi, ERR_TOO_MANY_REDIRECTS (noto anche come ciclo di reindirizzamento) è uno di quelli in cui regolarmente si sbatte il capo. In genere questo errore si verifica dopo una recente modifica ad un sito WordPress, per una errata configurazione dei reindirizzamenti sul server o a causa di impostazioni errate nei servizi di terze parti. Non credete a chi vi dice che è semplice da risolvere, a volte lo è, ma a volte non lo è affatto, bisogna "debuggare" nel modo giusti, ma non allarmatevi, la soluzione si può trovare sempre.

Cos’è l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS?

In pratica il significato dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS è proprio quello scritto, ovvero qualcosa sta facendo entrare il vostro sito web in un ciclo di reindirizzamento infinito. Normalmente il sito è bloccato (l’URL 1 punta all’URL 2 e l’URL 2 punta all’URL 1, oppure il dominio vi ha reindirizzato troppe volte) il bello (o brutto a seconda delle opinioni) è che questo errore può succedere non solo nella home page, ma anche per accedere in wp-admin oppure in altre parti del vostro sito web, o magari la home page funziona, ma non si riesce ad entrare in wp-admin.
Questo tipo di errori, a differenza di altri, raramente si risolvono da soli quindi dovrete far qualcosa per eliminarli.
La finestra dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS varia anche esteticamente a seconda del browser che utilizzate, ad esempio Chrome la mostra ad un modo e Firefox ad un altro, Edge ancora in un altro, ma la sostanza dell'errore non cambia.

Per risolvere velocemente l'errore ci sono alcune raccomandazioni e verifiche da fare, ordinate in base alle cause più comuni:

In effetti il browser in genere raccomanda, proprio sotto l’errore, di “provare a cancellare i cookie”. Ovviamente non mi dilungo su cosa siano i cookies, ci vorrebbe un altro articolo, ma i cookie a volte possono contenere dati errati in cui potrebbe nascondersi la causa dell’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS. Dato che i cookie mantengono il vostro stato di “autenticato” sui siti web e in altre diverse impostazioni, il consiglio è semplicemente di eliminare i cookie sul sito che presenta questo problema in modo specifico in modo da non incidere su nessuna delle vostre altre sessioni o sui siti web visitati di frequente. Oppure eliminateli tutti, a scanso di equivoci, poco male, tanto poi i cookies vengono ricreati ogni volta che visitate per la prima volta un sito o a tempistiche ricorrenti ogni tanto. Si possono fare a scelta l'una o l'altra cosa.
Su ogni browser, ovviamente, c'è il modo di cancellare i cookies, chiaramente tanto per semplificare le cose in ogni browser le modalità sono diverse, ma cercando un po' si trovano senza problemi.

Cancellate la Cache del sito WordPress, del Server, del Proxy e del Browser

I loop di reindirizzamento possono essere memorizzate nella cache quindi è sempre consigliabile svuotare la cache nel vostro sito WordPress, sul server, sui servizi proxy di terze parti e persino sul browser, se necessario. Può sussistere un tipo di cache, ma anche tutti e tre i tipi, molti providers utilizzano il "bluff" della cache per velocizzare il vostro sito WordPress, quindi per risolvere l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS provate a cancellare tutti i tipi di cache, vediamo come fare.

Cancellare la Cache del Sito WordPress

Se siete in grado di accedere alla dashboard di WordPress, potrete evidentemente cancellare la cache all’interno delle impostazioni del vostro plugin di caching. Ma abbiamo visto che a volte non si riesce neanche ad accedere a wp-admin per cui eventualmente per risolvere definitivamente l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS procediamo all'opzione successiva.

Cancellare la Cache del Server

Se non riuscite ad accedere alla vostra dashboard, allora riponete le vostre speranze nel provider di hosting. Infatti, molti host di WordPress dispongono di propri strumenti di controllo per svuotare la cache sul vostro sito WordPress. Ad esempio Kinsta, oppure Siteground usano la cache del server, di conseguenza avrete uno strumento per cancellarla oppure potrete chiedere di farlo all'assistenza segnalando il problema dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS.

Cancellare la Cache del Proxy

Utilizzando servizi più evoluti magari potreste utilizzare un servizio di reverse proxy di terze parti, tipo Cloudflare o Sucuri, nel caso può essere utile anche svuotare la cache da questo lato.

Cancellare la Cache del Browser

Un altro controllo da fare è se il problema ERR_TOO_MANY_REDIRECTS sia causato dalla cache del browser, in questo caso potete: a) aprire il browser in modalità di navigazione in incognito, b) potete provare con altri browser, c) cancellare tutta la cache del browser, preferibilmente tutta e non quella del giorno.

Individuate da cosa è determinato il Ciclo di Reindirizzamento

Se siete arrivati fin qui a leggere evidentemente anche la cancellazione della cache non ha funzionato, quindi è ora di fare un vero Debug del problema, e di verificare se sia possibile determinare la natura dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS e del ciclo di reindirizzamento che ne deriva. Ci sono degli strumenti per farlo. Uno è Lo strumento online gratuito Redirect Checker tool che può aiutarvi ad approfondire l’analisi di quello che si sta verificando. Questa analisi è paragonabile a quella eseguita tramite cURL, naturalmente da sviluppatori esperti. Oppure si può usare l'estensione di Chrome Redirect Path molto utile per vedere i reindirizzamenti della pagina che si sta tentando di aprire.

Controllate le Vostre Impostazioni HTTPS

Un’altra cosa da controllare sono le impostazioni HTTPS. Molto spesso si verifica l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS subito dopo una migrazione di WordPress su HTTPS in cui la configurazione non è stata completata o è stata effettuata in modo errato.
Se forzate il caricamento del vostro sito WordPress su HTTPS senza prima installare un certificato SSL, immediatamente si verificherà un ciclo di reindirizzamento. Questo è di gran lunga uno dei motivi più frequenti dell'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS. Per risolvere il problema, è sufficiente installare un certificato SSL sul vostro sito WordPress. Ma controlliamo anche la corretta impostazione del certificato ed in rete si possono trovare strumenti gratuiti per fare questo controllo.

Controllate i Reindirizzamenti da HTTP a HTTPS sul Server, potrebbe benissimo essere che le regole di reindirizzamento HTTPS sul server siano state configurate in modo errato

Controllate i Servizi di Terze Parti

L’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS è spesso causato anche da servizi di reverse proxy come Cloudflare. Questo di solito accade quando la loro opzione Flexible SSL è attivata e voi avete già un certificato SSL installato sul vostro host WordPress. Quando è selezionato Flexible, tutte le richieste al server di hosting vengono inviate tramite HTTP. Molto probabilmente il server host ha già in funzione un reindirizzamento da HTTP a HTTPS e pertanto si verifica un ciclo di reindirizzamento. Per risolvere questo problema è necessario modificare le impostazioni Crypto di Cloudflare da Flexible a Full o a Full (strict).

Controllate le Impostazioni del Vostro Sito WordPress

Allo scopo di risolvere specificatamente l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS WordPress dovrete controllare attentamente la impostazioni, infatti impostazioni del vostro sito WordPress ci sono due diversi campi che dovreste verificare se siano impostati correttamente e che non puntino a un dominio sbagliato o che siano corrispondenti.

Un altro errore comune è quello di non utilizzare il prefisso corretto per abbinare le altre pagine del vostro sito, www o non www. A volte si migrano gli host o si cambiano i domini e questi possono anche essere modificati a vostra insaputa. In pratica sono due: Indirizzo WordPress (URL) ovvero l’indirizzo per raggiungere il vostro blog e Indirizzo del sito (URL ossia l’indirizzo dei file core di WordPress. Dovrebbero corrispondere a meno che non stiate utilizzando WordPress in una specifica directory.
Nel malaugurato caso che non siate in grado di accedere alla dashboard di WordPress in wp-admin è possibile sovrascrivere queste impostazioni modificando il file wp-config.php che si trova nella cartella principale del vostro sito WordPress inserendo questi valori, naturalmente con il dominio corretto, prima della riga /* That's all, stop editing! Happy publishing. */ :

define('WP_HOME','https://yourdomain.com');
define('WP_SITEURL','https://yourdomain.com');

ci sarebbero altri due modi per farlo: entrando direttamente nel database, oppure tramite WP-CLI. Il primo lo sconsiglio assolutamente, perchè si rischia di fare dei danni irreparabili se non si è più che esperti, il secondo è una operazione da sviluppatori esperti e con conoscenza di WP-CLI ed in questo caso avrete bisogno di aiuto per risolvere questo errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS.

Disattivate Temporaneamente i Plugin di WordPress

Ci sono dei plugin molto usati tipo Redirection o Yoast SEO, che consentono di implementare reindirizzamenti. Può benissimo succedere quindi che le impostazioni o gli aggiornamenti di questi plugin possano andare in conflitto con i reindirizzamenti che potrebbero già essere impostati sul server, causando un ciclo di reindirizzamento.
Teniamo presente che non si perde alcun dato se viene disabilitato un plugin. Nel sempre malaugurato caso che non possiate accedere al pannello di amministrazione di WordPress per fare questa cosa avrete bisogno di accedere via FTP e per disabilitare i vari plugins ritenuti probabili responsabili del problema è sufficiente rinominare la cartella del plugin stesso assegnando un nome diverso ad esempio plugins_temp oppure quello che volete. Per verificare da cosa deriva l'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS fate i dovuti controlli, plugin dopo plugin, nella speranza di poter accedere di nuovo al pannello di amministrazione e poi riattivare i plugin momentaneamente disabilitati.

Controllate i Reindirizzamenti sul Vostro Server

Avendo già controllato i reindirizzamenti da HTTP a HTTPS sul server, bisognerebbe, se ancora il problema ERR_TOO_MANY_REDIRECTS non è stato risolto, assicurarsi che non ci siano ulteriori impostazioni di redirect errate. Ad esempio, un redirect 301 verso se stesso potrebbe mandar giù il vostro sito, oppure altri redirect di altro tipo. Di solito, questi redirect si trovano nei file di configurazione del vostro server che può essere .htaccess se usate Apache oppure nginx.conf se utilizzate NGINX. Per Apache è necessario accedere via FTP e controllare il file .htaccess, magari è buona norma farne prima una copia. Normalmente se vi trovate nel bel mezzo del problema creato dall'errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS e non potete accedere al pannello di amministrazione di WordPress può essere utile ricreare il file .htaccess utilizzando quello standard di WordPress:

# BEGIN WordPress

RewriteEngine On
RewriteBase /
RewriteRule ^index\.php$ - [L]
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-f
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-d
RewriteRule . /index.php [L]

# END WordPress

che potrete trovare anche nel CODEX di wordpress insieme a descrizione ed esempi.

Se l’host utilizza Nginx, il file di configurazione può essere un po’ più complesso in quanto può variare leggermente a seconda del provider di hosting. In questo caso vi consiglio di contattare l'assistenza del vostro provider e chiedere di controllarlo.

Evidentemente i loop di reindirizzamento possono a volte essere difficili da risolvere, per cui non credete mai a chi vi pone soluzioni facili, ma se alcuni dei passaggi sopra riportati vi sono stati di aiuto a risolvere l’errore ERR_TOO_MANY_REDIRECTS, sono contento di aver riportato delle esperienze che vi sono state di aiuto.

La domanda della domande! Quanto costa un sito WordPress? A questa domanda si può rispondere in due modi: ad ispirazione momentanea (una roba non seria) oppure in modo serio ed articolato (una roba professionale).

Come tutti sanno in pratica WordPress è gratuito, quindi, ovviamente un sito web realizzato in WordPress dovrebbe essere gratis? Veramente, non è proprio cosi, se impostiamo un ragionamento serio e professionale il costo di un sito web sia esso realizzato in HTML, in WordPress o con altri CMS dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere e da come li si vuole raggiungere e soprattutto dal tempo.

Tempo, una variabile astratta che, guarda caso, per gli informatici non viene mai considerato.

Eppure, un meccanico riparatore di automobili, con tutto il rispetto per questo mestiere che, se fatto bene, direi che è una veria e propria arte, per riparare la tua automobile ti chiederà come minimo 40 euro l'ora, provare per credere e non parliamo poi dell'idraulico, o dell'imbianchino.

Quindi secondo voi il tempo di uno sviluppatore Web, o di un Web Designer, come lo vogliamo chiamare, vale più o meno del tempo utilizzato dai bravi artigiani che fanno i mestieri sopra indicati? Pensateci. Secondo il mio parere almeno dovrebbe essere equiparato ad essi.

Però facciamo un ragionamento più serio e professionale cercando di analizzare degli argomenti per poter rispondere alla domanda di base: quanto costa un sito WordPress? Voglio anche mostrarvi come si può costruire un bel sito professionale cercando di evitare spese eccessive e di ridurre al minimo i costi in base ai propri obiettivi.

Quanto costa un sito WordPress? Analizziamo tutti gli aspetti di questo lavoro.

Vediamo di cosa c'è bisogn per costruirlo e valutare quanto costa un sito WordPress, in modo serio, cerchiamo di dare una stima del costo, avvicinandosi il più possibile alla realtà.

Di cosa c'è bisogno per costruire un sito web WordPress?

WordPress è gratuito per chiunque da scaricare e utilizzare. È un software open source che ti dà la libertà di installazione su qualsiasi tipo di sito web.

Quindi, se WordPress è gratuito, da dove viene il costo?

Sicuramente il costo di un sito WordPress può essere suddiviso in alcune categorie:

La prima cosa che serve, lo sanno tutti ormai, per avere un sito web è un dominio che in pratica rappresenta l'indirizzo del tuo sito web su Internet, ed è quello che i tuoi utenti digiteranno nel browser per raggiungere il tuo sito web (ad esempio, marcobrughi.it per il mio blog, oppure il famoso google.com o altro); senza un dominio il tuo sito web non sarà raggiungibile da chi lo vorrà visitare nè sarà indicizzato da Google per essere trovato nelle ricerche.

In realtà si potrebbe usare una sottocartella di un dominio esistente o un sottodominio di un dominio già esistente, ma questa è una operazione diversa di cui magare parleremo a parte in un altro articolo. Oggi acquistare un dominio non è un grande problema il costo si aggira più o meno dai 9 euro in su annuali e vi garantisce la proprietà di esso per i vostri utilizzi personali o aziendali.

Per creare un sito WordPress ospitato autonomamente, poi è necessario avere un hosting, cioè un computer, un server, uno spazio da qualche parte, per contenere i file necessari al tuo sito web. Ogni sito web su Internet necessita di un hosting. In pratica questa è la residenza del tuo sito web su Internet. Nel caso poi di WordPress, come per altri CMS, è necessario anche l'utilizzo di un database che deve essere fornito nell'hosting.

Esistono diversi piani di hosting disponibili per tutti i tipi di siti web, con vari costi. Devi sceglierne uno adatto alle tue esigenze e al tuo budget.

A questo punto per valutare quanto costa un sito WordPress, c'è da scegliere il design del sito web e WordPress, per fortuna anche in questo caso, ti mette a disposizione un archivio in cui esistono migliaia di modelli di siti web gratuiti, anche detti temi o templates, che puoi usare liberamente. Tuttavia, se non ti soddisfano o desideri qualcosa di più avanzato, è possibile acquistare un template premium, cioè a pagamento, di cui è piena la rete, basta cercare, ce ne sono milioni direi a costi abbordabili 19/29/39 euro ecc. ecc. oppure crearne o farne creare uno personalizzato e questo naturalmente costerà un po' di più.

Da solo WordPress non fa tutto e forse, anzi nella maggior parte dei casi, non avrà la particolare funzionalità che ti serve in quel momento, ma ha dei plugin aggiuntivi con i quali si può praticamente fare quasi tutto ed adattare WordPress in pratica a qualsiasi esigenza, anche le più complicate ed avanzate. Anche in questo caso WordPress ti mette a disposizione un archivio con centinaia di migliaia di plugin gratuiti, che aggiungono app ed estensioni per i tuoi siti web, dai semplici moduli di contatto a moduli più complessi per quiz e sondaggi, da gallerie foto e video a shopping anche complessi. Se non trovi le funzionalità che ti servono nei plugin gratuiti, puoi cercare plugin a pagamento oppure farteli costruire appositamente da web developer esperti, con un ovvio aumento dei costi.

Quindi, in pratica potresti costruirti il tuo sito web da solo e dare anche da solo la risposta a quanto costa un sito WordPress, spendendo poco per esempio solo i costi di hosting e dominio, dipende da quello che vuoi realizzare, ma potresti anche arrivare a pagare, un po' o tanto per strumenti e servizi aggiuntivi. Questo spiega perché è spesso fonte di confusione per le persone scoprire la verità e quando costa un sito WordPress.

Cerchiamo di capire insieme qual'è il vero il costo reale della costruzione di un sito WordPress e proviamo a fare una stima.

Stima del costo reale di costruzione di un sito WordPress

A seconda delle tue esigenze, il costo per avviare un sito web WordPress può variare da meno di 100 euro a oltre 500 euro, o anche a 3000 euro ed oltre, fino a cifre di 30.000 euro e ancora oltre se necessario. Da tenere presente che ci sono certamente i costi da pagare subito, ma anche dei costi annuali e ripetitivi e quindi è necessario tenerne conto nel proprio budget.

È importante sapere che tipo di sito web si vuole costruire e cercare di capire subito di cosa ci sarà bisogno perché questo influirà direttamente sui tuoi costi e forse ti eviterà sgradite sorprese andando avanti e capire davvero quanto costa un sito WordPress.

Ma non c'è da preoccuparsi, cerchiamo di capire come evitare un disastro finanziario e prendere le migliori decisioni per le proprie tasche.

Ragionando in questa ottica e per capire meglio, suddividiamo i siti web in diverse categorie di budget:

Ora vediamo quanto costa ciascuno di questi progetti e come evitare di spendere più del necessario per capire quanto costa un sito WordPress.

Quanto costa un sito Web WordPress (a budget ridotto)?

Puoi creare un sito web WordPress completamente funzionale per le tue esigenze e mantenere i tuoi costi sotto o intorno ai 100 euro, vediamo insieme la suddivisione dei costi di un sito web WordPress con un budget ridotto.

Naturalmente devi metterti nell'ordine delle idee di fare da solo e se non conosci di imparare le cose.  Per prima cosa avrai bisogno di un nome di dominio e di un web hosting.

Un nome di dominio in genere costa dai 9 euro in su, ma il costo è annuale ed il web hosting basico potrebbe costare intorno a 7-9 euro mensili, in genere da pagare annualmente.

Per fortuna esistono molti hosting che offrono ai clienti il dominio principale gratis compreso nel prezzo di hosting, per cui si risparmia il costo del dominio, se fai una ricerca su Google ne troverai a centinaia di tutti i tipi, io ho voluto creare un articolo guida, su come scegliere il miglior hosting WordPress in base alle proprie esigenze ed al proprio budget, naturalmente se vuoi puoi dargli un'occhiata per avere le idee ancora più chiare.

Successivamente, dovrai installare WordPress sul tuo account di hosting e anche qui negli hosting più validi, ma in pratica quasi in tutti, dovresti essere agevolato perchè consentono l'installazione con un click o addirittura lo puoi trovare preinstallato. Se questo non fosse possibile dovrai installarlo da solo, ma troverai guide a iosa, cercando con Google e questa è una operazione tutto sommato semplice, ma se del caso ti puoi far aiutare anche in questo e se anche dovessi pagare per farlo il costo sarebbe molto contenuto, in genere una installazione te la puoi cavare con 20-30 euro.

Dopo aver installato WordPress, scoprirati che già vengono forniti tre temi di base con i quali puoi subito creare il tuo sito web, ma puoi tranquillamente scegliere un design che ti aggrada utilizzando un tema gratuito scegliendo tra migliaia e questa operazione si può fare direttamente da WordPress.

Questi modelli di design sono chiamati temi o templates WordPress e controllano tutto l'aspetto del tuo sito web.

Dopo aver scelto un modello WordPress, devi installarlo e anche qui l'operazione è semplice e si può fare direttamente da WordPress, anche per questo se cerchi un po' su Google troverai molte guide fai-da-te, ma è una roba semplicissima da fare.

Successivamente, ti verrà sicuramente voglia di voler aggiungere alcune funzionalità al tuo sito web come per esempio l'aggiunta di un modulo di contatto, oppure una galleria fotografica, uno slider per le immagini principali, ecc. ecc., nessun problema, ci sono decine di migliaia di plugin di WordPress disponibili e facilmente installabili che ti aiuteranno a farlo.

I plugin sono come app o estensioni per il tuo sito WordPress.

Di seguito un elenco, breve selezione di plug-in WordPress possiamo dire essenziali e molto noti che potrebbero servirti sul tuo sito web, tutti disponibili gratuitamente nell'archivio plugin di WordPress in modo da capire meglio quanto costa un sito WordPress.

Aggiunta di caratteristiche:

WPForms Lite - Aggiunge moduli di contatto al tuo sito WordPress
Shared Counts - Uno dei migliori plug-in per social media WordPress che non rallenta il tuo sito Web ed è pienamente conforme al GDPR .
SeedProd Lite - se vuoi aggiungere facilmente una pagina coming-soon o manutenzione sul tuo sito web mentre ci lavori.

SEO e prestazioni del sito Web:

Yoast SEO - Migliora il tuo SEO WordPress ti aiuta ad indicizzare meglio il tuo sito su Google per avere più visite
MonsterInsights  - ti aiuta a tenere traccia delle statistiche dei visitatori utilizzando Google Analytics
WP Super Cache - migliora la velocità del tuo sito web

Sicurezza del sito Web

BackWPups - Plugin di backup gratuito per WordPress

Ricorda sempre che esistono molti altri plugin WordPress gratuiti, sia per fare le stesse cose elencate sopra, sia per aggiungere qualsivoglia funzionalità ed estendere il tuo sito WordPress.

Costo totale del sito web: intorno a 100 euro all'anno.

Quanto costa un sito WordPress (con più funzionalità)?

L'ideale sarebbe sempre iniziare in piccolo e quindi aggiungere più funzionalità man mano che il sito web cresce, questo consente di non pagare subito per cose delle quali non si ha davvero bisogno.

Man mano che aggiungi più funzionalità è possibile che il costo del tuo sito web inizi ad aumentare ed allora capirai meglio quanto costa un sito WordPress.

Potrai continuare a utilizzare l'hosting più economico che avrai scelto per partire, ma, dal momento che aggiungerai più funzionalità al tuo sito web, a questo punto potrebbe avere senso ottenere una configurazione di hosting più potente con piani più costosi, con più servizi e più performanti ed ovviamente questo ti costerà un po' di più, ma più servizi di solito vogliono dire prestazioni migliori, la possibilità di avere una banda più larga per maggiori visite mensili o altro.

Sempre nella mia guida su come scegliere il miglior hosting WordPress puoi renderti conto dei prezzi e di quali servizi si può ottenere.

Puoi anche scegliere un tema/template WordPress premium, quindi a pagamento, per il design del tuo sito. A differenza dei template WordPress gratuiti, questi temi sono in genere dotati di funzionalità extra e supporto prioritario.

Per ulteriori funzionalità del sito web e capire veramente quanto costa un sito WordPress sarà poi necessario utilizzare una combinazione di componenti aggiuntivi con plug-in gratuiti ed in più magari plugin a pagamento.

Ci sono molti servizi WordPress che puoi aggiungere ed ogni servizio a pagamento o componente aggiuntivo che aggiungi naturalmente aumenterà il costo del tuo sito WordPress.

Costo totale del sito Web: a seconda dei Temi o Plugin WordPress premium e dei servizi che aggiungi con una stima approssimativa, si può pensare di spendere tra 500 e 1000 euro all'anno.

Quanto costa un sito WordPress per piccole imprese?

Ricevo spesso da piccole aziende ed imprenditori la richiesta di quanto costa un sito WordPress per le loro ditte. La risposta può essere molto variabile perchè dipende dalle esigenze aziendali e dagli strumenti che dovranno essere utilizzati per soddisfare queste esigenze e far crescere l'attività online, dare una stima unica per attività che possono essere molto diverse tra loro e richiedere strumenti che hanno costi diversi rischia di non essere una valutazione molto precisa.

Ricordiamoci che sia nel sito WordPress a basso budget che nel sito WordPress con maggiori funzionalità abbiamo previsto i costi in funzione di un sito "fai-da-te", questo in genere per una azienda non è possibile, l'azienda nella stragrande maggioranza dei casi si dovrà avvalere della collaborazione di uno o più WordPress Developer ed in quel caso ovviamente c'è da aggiungere questo costo.

Possiamo supporre che il sito web per una piccola impresa sia simile ad un sito web WordPress con maggiori funzionalità, con l'aggiunta delle ore impiegate dal WordPress Developer.

Se l'impresa è all'inizio ed  ha bisogno di un semplice sito Web che mostri i prodotti e/o i servizi non avrà poi bisogno di molte ore di intervento, se invece magari il catalogo è più complesso ed i servizi da illustrare sono molto all'ora l'intervento di un freelancer esterno per portare a termine il lavoro sarà più lungo.

Successivamente, si dovrà scegliere un design per il sito Web ed in genere template con funzionalità premium sono più indicati a livello aziendale, proprio per le loro funzioni estese ed un eventuale supporto da parte di chi li fornisce senza contare i vari aggiornamenti sempre necessari.

Sarà opportuno utilizzare una combinazione di plugin gratuiti e premium per controllare meglio e capire quanto costa un sito WordPress.

Possono servire molti plugin e molti strumenti per il sito web di una azienda anche piccola o per un professionista. Il consiglio è di provare prima la versione gratuita e vedere se può rivelarsi sufficiente e poi, ove si riscontra che non lo sia, acquistare la versione a pagamento per integrare. Molti plugin premium sono disponibili con le prove gratuite o con versioni "Lite", è opportuno approfittare di questo per vedere se veramente hai bisogno di quello strumento, prima di spendere soldi che invece possono essere indirizzati in altre risorse della tua attività.

Costo totale del sito Web: dipende ancora una volta dagli strumenti, temi e dai plug-in premium acquistati. Potrebbe oscillare tra 500 e 1000 euro all'anno, ma potrebbe tranquillamente arrivare fino a 1500 euro all'anno più una cifra una tantum per lo sviluppo di partenza ove sia necessario un collaboratore WordPress Developer freelance.

Quanto costa un sito WordPress ecommerce?

WordPress è il motore di milioni di siti Web di e-commerce in tutto il mondo e quindi da questo punto vista è considerato, affidabile e collaudato.

Capire quanto costa un sito WordPress di e-commerce può essere significativamente più elevato di un sito web standard, ma con alcune accortezze vedremo come è possibile costruire un sito web di e-commerce WordPress evitando potenziali perdite e spese eccessive.

Oltre all'hosting e al dominio, il tuo sito di e-commerce richiederà anche un certificato SSL che mediamente costa intorno ai 70 euro / anno. Il certificato SSL è richiesto per trasferire in modo sicuro i dati dei clienti come informazioni sulla carta di credito, nomi utente, password, ecc., anche se non vengono memorizzate direttamente nel tuo sito web.

Questo richiede la scelta di un hosting di qualità, ma c'è da dire che può essere possibile che il certificato SSL venga fornito gratuitamente compreso nel prezzo dell'hosting, anzi negli ultimi tempi quasi tutti gli hosting forniscono un certificato SSL gratuito compreso nel prezzo dell'hosting. In aggiunta, però, i certificati SSL sono diversi e danno diversa protezione di sicurezza e qui ci si dovrebbe dilungare un po' nella spiegazione su che cosa è un certificato SSL e a cosa serve, ma la rimandiamo ad un altro articolo, più specificatamente tecnico.

Per dare a WordPress le funzionalità che servono ad un e-commerce è necessario usare un plugin con questa funzionalità.

Naturalmente esistono diversi plugin di eCommerce per WordPress, ma quello che ha più funzionalità di base, che ha il maggior numero di add on che gli aggiungono altre funzionalità e che ha il maggior numero di installazioni, quindi in pratica di sviluppi, aggiornamenti e affidabilità è Woocommerce. Si tratta del plug-in e-commerce WordPress più popolare al mondo e che ti può consentire di costruire il tuo negozio online, affidabile e "robusto" per vendere i tuoi prodotti / servizi.

Benchè anche Woocommerce sia gratuito e quindi si può installare e gestire in autonomia cosi come WordPress, in questo caso per ottenere i migliori risultati ritengo che la soluzione migliore sia affidarsi ad un esperto WordPress Developer che guidi lo sviluppo del sito web e-commerce.

Abbiamo detto che Woocommerce sia gratis, ma probabilmente, anzi sicuramente, verrà il momento di dover utilizzare componenti aggiuntivi a pagamento per funzionalità aggiuntive ed il costo del tuo sito web aumenterà in base al numero di componenti aggiuntivi che dovrai aggiungere sul tuo sito web.

Una volta installato e funzionante, dovrai scegliere un template WordPress pronto per Woocommerce ed anche qui esistono diversi templates gratuiti e a pagamento con supporto Woocommerce completo. La scelta di un modello premium o a pagamento ti dà accesso a supporto e funzionalità extra e soprattutto ad assistenza che in questo caso può essere necessaria.

Ricorda che il modo migliore per contenere i costi e capire meglio quanto costa un sito WordPress è iniziare in piccolo e aggiungere estensioni e servizi man mano che la tua azienda cresce.

Costo totale della costruzione di un sito Web di e-commerce WordPress: tra i 700 ed i 2000 euro / anno. E la variabile è data da quanti addon pagati e servizi aggiungi al tuo sito più una cifra una tantum per lo sviluppo di partenza, più il supporto di uno sviluppatore WordPress che può seguirti nella realizzazione.

Quanto costa un sito WordPress personalizzato?

Quando hai bisogno di funzionalità specifiche, quando hai bisogno di un tuo layout grafico progettato ad hoc, magari con l'aiuto di un grafico professionista per creare un design unico per la tua azienda o per il tuo progetto allora sicuramente avrai bisogno di uno sviluppatore WordPress che ti segua lungo tutto il percorso di realizzazione, metta in pratica il layout progettato e magari ti assista anche oltre la prima realizzazione seguendoti nel tempo.

Solitamente le aziende di grandi e medie dimensioni ben consolidate scelgono questa strada.

Per supportare un sito WordPress personalizzato, potresti anche scegliere un provider di hosting che non si limiti soltanto a fornirti l'hosting, ma che ti dia assistenza completa, con gli aggiornamenti periodici di plugin e temi, il backup giornaliero o periodico del sito con la conservazione e protezione sicura contro gli hackers, ed eventuali altri servizi di intervento e assistenza. Normalmente è un ambiente di hosting incentrato soltanto o principalmente WordPress, con aggiornamenti gestiti, supporto premium, sicurezza rigorosa e strumenti intuitivi per gli sviluppatori. (vedi la guida per scegliere i miglior hosting web per WordPress)

Oltre al tuo hosting e nome di dominio, presumibilmente pagherai anche lo sviluppatore web che sta costruendo il tuo sito web, magari anche più di uno, il graphic designer che progetterà il layout del sito web WordPress oppure un'Agenzia Web che potrebbe fornirti il servizio completo.

A questo punto naturalmente sapere quanto costa un sito WordPress dipenderà innanzitutto dalle tue esigenze e dal budget che metterai a disposione poi dalle tariffe dello sviluppatore o dell'agenzia che assumerai per portare a termine il lavoro.

A volte solo il template WordPress personalizzato graficamente sul tuo layout può costare fino a 5000 euro e oltre. I siti WordPress più robusti, performanti e con specifiche funzionalità personalizzate possono costare decine di migliaia di euro.

Quindi come si può evitare di pagare cifre alte e costruire un sito web WordPress con poca spesa?

La prima cosa è di iniziare in piccolo e quindi dimensionare il tuo sito WordPress man mano che si sviluppa e cresce con te ed il tuo lavoro, nella maggior parte dei casi, non c'è bisogno di tutte le funzionalità premium che si vede su molti siti web affermati nel settore.

Una cosa di cui non si tiene mai conto, ma ha la sua importanza e che i siti web affermati, creati in WordPress, che vediamo in rete hanno avuto un vantaggio: sono partiti prima e probabilmente hanno impiegato del tempo, forse anni, per capire come gestire i costi nella maniera migliore, magari facendo degli errori, e far crescere la loro attività.

E' possibile tranquillamente immaginare quanto costa un sito WordPress ed iniziare con un sito web budget utilizzando plugin e template gratuiti, certo bisogna rimboccarsi le maniche e fare da se, ma questo può avere anche dei vantaggi. Certo ragionando da imprenditori, tutto sommato, forse è meglio predisporre un budget e perseguire un risultato restando nel budget. Durante la crescita e capendo l'evolversi del proprio lavoro, aggiustando il tiro come si suol dire, una volta che inizi a ricevere visitatori, puoi prendere in considerazione l'aggiunta di funzionalità premium come un tema a pagament, perseguire politiche di email marketing, cercare ed inserire plug-in a pagamento per aumentare le funzionalità, avere una protezione seria del sito web e così via.

Lo stesso vale per il tuo sito web e-commerce WordPress. Inizia con il minimo indispensabile e poi, quando cominci veramente a vendere, scoprirai esattamente gli strumenti che aiuteranno te e i tuoi clienti.

Se non si è convinti è sempre meglio chiedere il parere di uno sviluppatore WordPress serio e preparato che potrà veramente quantificare quanto costa un sito WordPress, magari spendere 50 o 100 euro in una consulenza potrebbe salvare eventuali sprechi di tempo e denaro che potrebbero essere molto più alti.

Ricordarsi sempre che il tempo è denaro e valutare bene se è il caso di fare da soli oppure avvalersi dell'aiuto di freelance.

Avere o farsi le idee chiare in fase progettuale è molto meglio che partire e perdere tempo in esperimenti che potrebbero portarvi fuori strada, anche se il vecchio detto sbagliando si impara è sempre valido, l'importante però è imparare alla fine e fare tesoro dei propri errori.

C'è un nuovo strumento completo che raggruppa tutte i dati del tuo ecommerce e li rende visibili e fruibili per dare la possibilità di gestire il proprio negozio online nella maniera migliore. Finalmente anche Prestashop si dota di uno strumento serio e affidabile per gestire le statistiche. Fino ad ora era presente un modulo preinstallato che nella versione 1.6 era poco fruibile e aveva dato non pochi problemi a chi tentasse di usarlo o capirci qualcosa ed anche nella versione 1.7 non era migliorato di molto. Adesso però con l'integrazione completa con Google Analytics si può veramente capire se il proprio negozio online funziona oppure no e dove e come si può intervenire per spingere online le vendite ed aumentare il fatturato.

Il nuovo modulo è preinstallato nella ultima versiona di Prestashop 1.7, ma è anche disponibile per il download gratuitamente sul marketplace PrestaShop Addons in versione 1.6 ed 1.7 .

CLICCA QUI PER SCARICARE PRESTASHOP METRICS

Consente di confrontare ed avere sotto controllo in un'unica interfaccia i dati relativi a vendite, ordini, carrello e traffico provenienti dalle fonti più affidabili, Google Analytics e il tuo negozio online PrestaShop.

La dashboard si trova nel backend subito accessibile ed in pratica disabilita e sostituisce completamente la precedente.

Si basa per il suo funzionamento sul tag di Google Analytics che ovviamente bisogna avere già installato nel proprio sito web ecommerce, chi non lo ha fatto lo faccia prima di installare Prestashop Metrics.

Esiste un breve tutorial in Inglese che ne spiega il funzionamento di base:

La cosa interessante è che, in pratica non ha nessun impatto sulla velocità del sito, non conservando le statistiche nel database di Prestashop, ma prelevandole direttamente da Google Analytics e consente di avere sotto controllo, a colpo d'occhio, tutti i grafici sulla dashboard per controllare la tua attività, seguirne l'evoluzione quotidiana e prendere le giuste decisioni. Ci sono anche diverse tips: le Tips Cards, che sono consigli personalizzati, per ottimizzare e sviluppare il tuo negozio online, per ora in Inglese, in futuro si prevedono anche in Italiano.

Decidere un nome è un primo passo importante quando si avvia un blog o quando si acquista un dominio. Voglio indicarti alcuni dei migliori strumenti per la creazione di nomi di dominio o di blog disponibili e condividere anche dei suggerimenti su come scegliere il nome perfetto per il tuo dominio o per il tuo blog.

1. Domainwheel

DomainWheel è semplice da usare, ma abbastanza creativo. La cosa interessante è che mostra molte opzioni di dominio disponibili e questo ti farà rimpiangere di meno il fatto di non averne registrato uno prima. Vediamo come funziona.

Semplicissimo, per prima cosa aggiungi le parole chiave che hai scelto. Può essere qualcosa di comune, correlato alla tua attività o può essere una sequenza di due o tre parole. Quindi, premi "Cerca nel dominio" e fai girare la ruota dei domini.

Otterrai tre tipi di risultati. La prima categoria include i principali domini come per esempio .com, .net, .org. Se hai scelto una parola esistente, in inglese corretto , non aspettarti che venga visualizzato un .com, dal momento che più o meno i punto com sono ormai stati pensati e presi quasi tutti. Poi ti vengono presentate delle alternative premium con il punto com ed a pagamento per la scelta del dominio e una eventuale idea di logo. Dopo ti arrivano dei nomi generati da DomainWheel, con suggerimenti casuali, infine qualcosa di più "creativo" con suggerimenti vicini alla parola chiave, suggerimenti in rima, e suggerimenti casuali

Naturalmente i risultati contrassegnati in verde e/o che hanno anche un prezzo allegato ti porteranno direttamente a un fornitore di dominio dove potrai acquistare il tuo nuovo dominio.

2. Nameboy

Nameboy può trovare nomi adatti per il tuo blog o per il tuo dominio, basati su parole chiave. Inserisci una descrizione principale e una descrizione secondaria facoltativamente. Quindi specifica se hai bisogno di trattini e rime.

Una volta trovato il nome che desideri, lo puoi acquistare aggiungendolo al carrello e verrai reindirizzato al fornitore di domini. È inoltre possibile salvare il nome per la successiva registrazione del dominio. Successivamente, puoi controllare i nomi di dominio dalla pagina del carrello e acquistarli. Quando crei un account con Nameboy, puoi gestire tutti i nomi di dominio che possiedi da quell'account, ovunque i nomi siano registrati.

Nameboy offre anche una gamma di servizi relativi alla ricerca, registrazione e mantenimento di un nome di dominio, rendendolo una delle migliori selezioni tra gli strumenti per la generazione di nomi di blog.

3. Wordoid

Wordoid è uno strumento di ricerca nomi intelligente che ti aiuta a scegliere nomi di qualità utilizzando non più di 15 lettere. Digita la tua parola chiave, seleziona il livello di qualità e la lingua che desideri. Puoi scegliere più di una lingua. Specifica la posizione delle parole chiave nel nome. Wordoid presenterà una serie di opzioni e la loro disponibilità per la registrazione.

I nomi suoneranno bene e molto probabilmente non li troverai in un dizionario.

Wordoid è gratuito. Tuttavia, per visualizzare la cronologia delle ricerche precedenti o per appuntare i wordoid che desideri rivedere in seguito, dovrai eseguire l'accesso. Puoi accedere utilizzando Facebook o Google.

4. Panabee

Descrivi semplicemente la tua idea in due parole e fai clic su cerca in Panabee. Avrai un elenco di nomi disponibili in base alle parole. Per aiutarti ad ampliare la tua ricerca, offre anche suggerimenti alternativi derivati ​​dalle parole che hai digitato e dai termini correlati.

Panabee effettua ricerche su più piattaforme, quindi saprai se il nome che hai scelto è disponibile anche su Facebook o Twitter. Puoi anche verificare la disponibilità del nome dell'app e il nome del dominio, inclusi i domini basati sul paese.

5. 123Finder

fai semplicemente clic su "?" per scoprire chi possiede il nome. Tieni traccia della data di scadenza di un determinato nome di dominio e accedi a un elenco di nomi di dominio in vendita.

6. Domainr

consente di cercare nell'intero domain space che include più di 1700 domini di primo livello e poi ti elenca una serie di provider dove puoi acquistare il dominio che hai scelto.

7. Domainit

consente di fare una semplice ricerca creativa e tra le sue opzioni di registrazione offre anche l'inoltro dell'URL il che significa che puoi ottenere più nomi di dominio che puntano tutti allo stesso sito web.

8. Lean Domain Search

è uno strumento di Automattic Inc, il gruppo che ha creato e lavora su WordPress. Interessante perchè ti permette di aggiungere alle tue parole chiave, prefissi o suffissi in molteplice varietà e si ricavano molte idee. Infine ti consente di creare il dominio ed il sito direttamente su WordPress.com che non è gratis a differenza di WordPress.org (differenze), ma è pur sempre il servizio di WordPress "in persona".

9. Namemesh

una volta inserite le tue parole chiave, ti espone un ampia scelta di suggerimenti e li suddivide in molte categorie come short, fun, new e SEO. 

10. Looka

nuovo, interessante Business Name Generator. Facile da usare e con molte soluzioni veloci ed efficaci per trovare il nome per il tuo nuovo business. Consigliato da provare.

Cos'è un generatore di nomi di blog?

Un generatore di nomi di blog o domini è uno strumento che può aiutarti a trovare nomi unici, che suonano bene in relazione ai tuoi scopi. La maggior parte di questi strumenti può:

Iniziamo con una suddivisione di due tipi distinti di nomi di blog o dominio: nomi basati su parole chiave e nomi basati su marchi.

I nomi basati su parole chiave:

In pratica si può dire che le frasi che le persone digitano nella barra degli indirizzi di un browser durante la ricerca di contenuti oppure nella casella di ricerca di Google o di Bing sono le parole chiave. Se riesci a trovare un nome che corrisponde alle parole chiave che principalmente fanno riferimento al tuo blog o al tuo sito web, esattamente o parzialmente, sia le persone che i motori di ricerca possono trovarti più facilmente.

Diciamo che il calcio è la mia passione e voglio iniziare a scrivere su questo argomento. La mia prima scelta per un nome di blog che includa la parola chiave calcio potrebbe essere qualcosa come "Tutto sul calcio". L'URL del dominio potrebbe essere cosi:  http://www.tuttosulcalcio.com.

Tuttavia, www.tuttosulcalcio.com  è già stato preso da qualcun altro. Quindi potrei dover prendere in considerazione un nome di blog leggermente diverso ed andare a verificare se siano disponibili nomi come " tutto quanto sul calcio " o " tutti i fatti sul calcio " e cosi via. Posso provare a usare prefissi e suffissi in combinazione con i nomi suggeriti dal tuo generatore di nomi di blog e domini per trovare delle variazioni.

Il tuo blog o sito web in realtà potrebbe riguardare il calcio, ma anche qualsiasi altro settore, o altra nicchia come si dice adesso, come ad esempio rugby, pallavolo, canottaggio, agricoltura, fiori, bellezza, cucina o viaggi , o anche potrebbe essere il tuo portfolio personale di lavori o di esperienze. Qualunque sia la tua nicchia, è la cosa migliore sarebbe trovarle in qualche modo un posto nel titolo del tuo dominio. Questo sicuramente aiuterà le persone ad associare la nicchia al nome di dominio. I nomi basati su parole chiave possono dare un vantaggio nei motori di ricerca. Tuttavia, tieni presente che ci saranno molti nomi simili con lievi variazioni nella stessa nicchia, quindi potrebbe essere difficile distinguersi in mezzo alla folla. E potresti diventare dipendente dai motori di ricerca per portare i visitatori al tuo sito.

Informazioni sui nomi basati sul marchio:

I generatori di nomi di blog e domini possono anche aiutarti a inventare parole creative nuove. Queste parole coniate possono essere sviluppate nel tempo in nomi di marchi.

Sviluppare un nuovo marchio è un lavoro duro, non per niente ci sono agenzie che fanno questo lavoro in maniera professionale, ma potrebbe essere migliore a lungo termine poiché le persone probabilmente ricorderanno quel nome molto meglio di un nome generico con parole chiave.

Nomi basati su parole chiave o nomi brandizzabili?

Se non sei sicuro su quale tipo di nome abbia un potenziale maggiore, che sia basato sul marchio o sia basato su parole chiave,  puoi guardarti in giro per avere consigli da esperti del settore, ad esempio Matt Cutts, ex capo del team di spam web di Google, ha alcuni consigli da condividere.

Fondamentalmente, se hai un dominio basato su parole chiave a corrispondenza esatta o parziale, questo è un vantaggio SEO constatabile sul breve termine, ma è molto meglio assicurarsi che sia supportato da contenuti pertinenti di alta qualità, referral di qualità e menzioni sui social media.

Per altro, sia che tu scelga nomi basati su marchi o nomi basati su parole chiave, la cosa migliore sarebbe che i nomi siano facili da ricordare e facili da scrivere. In linea di principio, invece, i nomi dal suono strano che le persone potrebbero pronunciare in modo errato è meglio evitarli.

Cosa succede dopo che hai trovato il tuo generatore di nomi di blog principale?

Bene, abbiamo quasi dieci strumenti con cui giocare e andiamo a provarne alcune quindi:.

  1. Annotiamo i nomi preferiti e compiliamo un elenco di 10-20 nuovi nomi ritenuti adatti.
  2. Poi si potrebbe restringerli a cinque e mostrarli alle persone fidate, cercando di capire quale potrebbe essere il più attraente.

E se nessuno di questi strumenti per la generazione di nomi di blog fosse stato d'aiuto e tu stia ancora cercando altri modi per trovare un nome per un blog?

  1. Puoi usare un dizionario.
  2. Guarda i nomi dei blog dei concorrenti.
  3. Usa un generatore di parole casuali.
  4. Prendi ispirazione dai libri.
  5. Considera una lingua diversa (francese, inglese, quello che vuoi)
  6. Guardati un film o una serie TV e prendi ispirazione.
  7. Ispirati a quello che ti pare.

Il nome del tuo blog è la tua identità online e investirai tempo, sforzi e denaro per renderlo un blog ben visitato. Cambiare un nome in futuro non è facile: richiederà lavori come l'impostazione di link di reindirizzamento, l'aggiornamento del tuo indirizzo con Google e intraprendere una spinta di marketing per il tuo nuovo blog. Potresti anche perdere i backlink. Quindi, inizialmente, per prima cosa, è meglio fare un'attenta scelta del nome per il tuo blog.

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